Bonucci si racconta: “Io vittima di bullismo. Da piccolo ero timido, lo sport mi ha aiutato”

Il difensore della Juventus e capitano della nazionale, Leonardo Bonucci, ha deciso di firmare un romanzo sul bullismo che si chiamerà “Il mio amico Leo”. Bonucci ha pensato bene di spiegare i motivi di questa decisione ai microfoni di Gazzetta dello Sport.

“Tutto nasce da quando avevo 14 anni e fui vittima di un episodio di cui non ho mai parlato. Ero a Viterbo ed un ragazzo più grande di me mi spinse chiedendomi di dargli ciò che avevo in tasca. Fui coraggioso, riuscii a scappare, ma quell’episodio mi ha inevitabilmente segnato. L’accaduto mi servii a crescere, pensai che se quel ragazzo mi si era avvicinato è perchè aveva visto un punto debole in me. Voglio che questo libro sia d’aiuto per ambo le parti, sia per chi è vittima di bullismo che per chi cerca di far del male ad un’altra persona. L’unico consiglio che da ai miei figli a riguardo è di raccontare tutto, il dialogo in famiglia è importante. Lo sport aiuta tantissimo. Se sei bravo il gruppo ti accetta e questo ti rende più sicuro di te stesso. Io da piccolo ero molto timido, faticavo a chiedere le cose. La fascia di capitano? Mi spinge a dare sempre di più, sono grato al presidente ed al mister, l’ho vista come una dichiarazione di stima importante. Dopo la parentesi Milan posso considerarla la chiusura di un cerchio.

Alessandro Zanzico

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