La settimana di De Ligt

Lo scorso anno Matthijs De Ligt si è definitivamente affermato come il difensore centrale del futuro, sicuramente il più giovane tra gli stopper di livello mondiale, come sancito dal suo inserimento nel FIFA XI. Il corteggiamento costante e le trattative aperte da PSG e Barcellona con l’Ajax, ormai di dominio pubblico, non hanno però spaventato Paratici, che ha affondato il colpo lasciando le rivali a mani vuote.

Tuttavia l’infortunio di Chiellini ha catapultato la giovane stella olandese immediatamente sul palcoscenico più importante, una sfida di primissimo piano contro il Napoli dove il difensore ha faticato non poco, essendo responsabile degli svarioni che hanno portato i partenopei all’incredibile pareggio. De Ligt deve averlo capito subito a giudicare dalla sua esultanza sull’autogol di Koulibaly, più esuberante di tutti gli altri compagni di squadra.

Ciononostante nel corso delle settimane il difensore olandese non si è perso d’animo e ha incominciato a macinare prestazioni di medio livello, diventate ultimamente di alto profilo. Contro la SPAL De Ligt è risultato un muro invalicabile per un cliente alquanto ostico quale Andrea Petagna, lasciato a bocca asciutta per tutta la durata della partita dallo strapotere fisico del centrale bianconero.

Non ce ne voglia l’attaccante spallino, ma per capire il livello raggiunto dal difensore abbiamo bisogno di avversari più probanti. Fortunatamente il calendario viene in nostro soccorso: arrivano le partite contro Bayer Leverkusen e Inter, e pertanto sarà questa la settimana di De Ligt.

Se il difensore olandese passerà incolume lo scontro con Volland, Havertz, Lautaro e Lukaku allora potremo sostenere che le chiavi della difesa bianconera sono in mani sicure già dal presente. In caso contrario, i tifosi della Juventus potranno non disperare: il tempo è dalla parte di De Ligt e il futuro sarà sicuramente suo.

Rimane il fatto che sono sotto gli occhi di tutti le incredibili qualità dell’olandese, ormai perentorio nella conduzione della difesa e sicuro di sé negli interventi più pericolosi. C’è inoltre da considerare la sua crescita in personalità che si denota anche nel lasciare a Bonucci e Pjanic ampi spazi in regia grazie ai suoi movimenti difensivi.

De Ligt è ormai una realtà. Per vedere di che livello basterà aspettare. Quanto? Solo una settimana.

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