Ancora la Juve, ancora Sarri, ancora il Napoli: l’ultima occasione di Gonzalo Higuain

Mentre il tic toc incessante del timer continua a scandire i tempi del calciomercato, il campionato ha già riaperto i battenti. C’è la solita e immancabile spettacolarizzazione delle polemiche. Meno male che c’è il calciomercato, a ricordarci che i destini dei calciatori sono mutevoli e cambiano con lo schiocco di due dita. Tic, toc. I minuti passano e quest’altra sessione di mercato-gossip volge alla sua naturale conclusione.

La Juventus ha aspettato a lungo una squadra pronta ad acquistare Gonzalo Higuain. Senza giri di parole: era un peso, tornato dall’ultima stagione fallimentare, a tinte rossonere e un po’ blues. Può diventare una risorsa. Almeno ci crede Gonzalo, che s’è impuntato sulla sua volontà e pur di dimostrare la sua idoneità ha fatto il Professionista con la P in maiuscolo. Può crederci Sarri, che s’aspettava forse Icardi e forse Lukaku e che invece dovrà rigenerare il suo vecchio pupillo.

Non che gli dispiaccia. Ma per compiere quest’atto di fede dovrà avere quanto meno delle risposte in cambio. E domenica c’è Juventus-Napoli, come in un bel romanzo, un giallo di cui tenti di indovinare il finale e l’assassino cento pagine prima e magari fallisci miseramente. C’è Juve-Napoli, che Sarri guarderà da lontano (ma forse no) e che Higuain, invece, giocherà da protagonista. I tempi sono maturi: è troppo presto per lanciare un Dybala alla Mertens e servono le garanzie di un centravanti di razza. Contro chi l’ha esaltato e a tratti anche glorificato.

Contro chi Gonzalo non ha mai risparmiato: quattro goal e un paio di esultanze polemiche. C’è una serie di destini che s’incastrano a puzzle. Sarri, il Napoli e di nuovo la Juve: sono gli unici ingredienti per tentare una rinascita che sembrava impossibile, per invertire un declino verticale e inesorabile. L’ultima stagione è stata, salvo sporadici momenti, un fallimento. L’età avanza, la confidenza con il pane quotidiano del goal è smarrita e persino il suo sensei l’ha abbandonato. In finale di Europa League lui era in panchina.

Eppure, è ancora Sarri a dovergli infondere nuova linfa vitale. Sarri, il Napoli, la Juve, l’ultima spiaggia, l’ultima chance di dimostrare che nell’Olimpo degli attaccanti più forti può ancora entrarci. Il timer sta esaurendo la sua corsa, al 3 settembre Higuain può essere ancora della Juve. E magari avere un ruolo da protagonista. Passa tutto per una singola partita e non una qualsiasi.

Di Vittorio Perrone

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