Valentino Salducco e il rapporto col calcio: chi è il giovane centrocampista della Juventus

Seguire le orme di papà Andrea con l’auspicio di fare della propria passione un lavoro: questo l’obiettivo di Valentino Salducco, centrocampista classe 2003 capitano della Juventus Under 16. Ne è passato di tempo da quando la timidezza nell’entrare in campo veniva vinta grazie al sostegno dei nonni che lo accompagnavano in campo “mimetizzandosi”, grazie all’acquisto di una tuta dai colori sociali della squadra, tra lo staff.

SODDISFAZIONI E SACRIFICI

Nato a Biella, all’età di 4 anni e mezzo i primi calci ad un pallone in una squadra locale, il Borgomanero. Dopo qualche mese lo spostamento al Romagnano Sesia (due anni) e, successivamente, al Borromeo Vergante (club di Arona vicino all’ambiente milanista). Proprio i rossoneri ne visionano più volte le capacità senza però decidere di puntare sul piccolo Salducco. Nel 2012, il passaggio alla Juve: da quando ha 9 anni veste i colori bianconeri, il primo allenamento il giorno del compleanno a simboleggiarne un regalo e una giornata indimenticabile. Quello stesso anno gioca il primo torneo internazionale con i colori bianconeri realizzando una rete contro il Real Madrid. Soddisfazioni ma anche tanti sacrifici: casa non è vicina a Torino, gli spostamenti sono lunghi ma il rapporto con il calcio più profondo.

LE CARATTERISTICHE

Valentino Salducco nasce mezzala con spiccate doti di inserimento e calcio verso la porta avversaria sin dai tempi del Borromeo Vergante. La facilità di palleggio col suo mancino decisamente educato ha spinto, anche per contingenti esigenze di squadra, gli allenatori in bianconero a testarlo con ottimi risultati da centrale sia a con due braccetti ai propri lati sia in una mediana a due. Piede sinistro, abile nei calci da fermo: all’attivo ha anche il cosiddetto “gol olimpico” realizzato direttamente da calcio d’angolo.

MODELLO INIESTA

Sin da bambino la passione per il calcio ha invaso tutti gli ambienti in cui è cresciuto: una famiglia da più generazioni appassionata di pallone che gli ha trasmesso quest’amore. Una collezione lunghissima di magliette, tra le quali quella dell’idolo Andrés Iniesta regalata dal papà dopo un viaggio a Barcellona. Un modello significativo che non nasconde le ambizioni di Valentino Salducco che, col passare degli anni, migliora sempre di più proiettandosi verso un futuro luminoso.

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