Nel trionfo bianconero spiccano tinte azzurre: sarà ancora Ital-juve

Sono campioni d’Italia, saranno campioni d’Europa? No, per una volta tanto non parliamo di Champions League, ma di nazionale. I prossimi europei di calcio distano poco più di un anno, ma l’Italia sembra già pronta e collaudata per presentare al mondo la rinascita che ha seguito un mondiale al quale non ha preso nemmeno parte. Da che mondo è mondo, nelle grandi formazioni azzurre degne di memoria, non sono mai mancati calciatori della Juventus. Nell’Italia di Mancini varrà lo stesso discorso, ma, a discapito degli ultimi anni, non riguarderà solo la difesa. Alcuni grandi interpreti dell’ottavo successo bianconero consecutivo, potranno infatti divenire condottieri e protagonisti della nazionale italiana in vista dei prossimi impegni. Andiamo a scoprire chi, nel dettaglio, potrà esserlo.

MOISE KEAN

In Francia lo avrebbero già soprannominato “Enfant prodige”, in Inghilterra “Golden Boy”, noi ci accontentiamo di chiamarlo “Kean”, perché è esattamente quello il nome che lo stadio urla in seguito ad ogni suo goal, diventati sempre più frequenti. Un attaccante con dei numeri straordinari, capace di emergere in una squadra piena zeppa di campioni affermati e capace di mettere in discussione un calciatore del calibro di Mario Mandzukic, pur di soffiargli il posto da titolare. Con la maglia della Juve è riuscito a realizzare ben 6 goal in appena nove partite, giocandone solo tre da titolare, raggiungendo di fatto la media di un goal ogni 513 minuti. Numeri strepitosi soprattutto se sottolineiamo il fatto che Kean abbia solo 19 anni ed una radiosa carriera davanti a sé. Con la casacca azzurra, la situazione di certo non è cambiata: 2 goal in due partite con la maglia della nazionale maggiore e 4 goal in cinque partite con quella dell’Under 19. In un’Italia che cerca disperatamente il proprio numero 9, casca decisamente a fagiolo.

LEONARDO SPINAZZOLA

Se vogliamo trovare una pecca all’attuale nazionale di Roberto Mancini, quella non può che essere il ruolo del terzino. Un Cristiano Biraghi in stato di grazia o un Gianluca Mancini in netta crescita di certo non potranno colmare il gap presente in quella zona di campo. La soluzione esiste eccome, e risponde al nome di Leonardo Spinazzola. Il ventiseienne è bianconero da inizio carriera, ma ha iniziato a figurare in prima squadra solo in questa stagione. Nel corso di quest’ultima, l’ex atalantino è stato coraggioso nel rinunciare alle numerose offerte di prestito, decidendo di giocarsi le sue carte nella compagine pluricampione d’Italia. Cogliendo al volo le poche opportunità concessegli da mister Allegri, il ragazzo di Foligno ha sparso per il campo voglia, ordine ed eleganza, quasi riuscendo a spodestare il padrone della fascia sinistra, Alex Sandro. Che possa essere l’annata della consacrazione per Spinazzola? L’Italia intera se lo augura.

FEDERICO BERNARDESCHI

Arrivato due anni fa dalla Fiorentina senza alcuna pretesa, senza fare alcun rumore. Rinuncia con grande umiltà alla maglia numero 10 mettendosi in fila e aspettando il suo momento. Ad oggi, Federico Bernardeschi è diventato un elemento imprescindibile per una Vecchia Signora che sembra non possa farne più a meno. 34 presenze quest’anno in maglia bianconera, uno dei più impiegati da mister Allegri. Del resto, come farne a meno? Il contributo che l’ex viola dona alla Juventus è a dir poco inestimabile: un esterno d’attacco che, nel momento del bisogno senza problemi, si tramuta in mezz’ala è da tener stretto. Difficile pensare ad una nazionale priva di Federico Bernardeschi, un elemento a dir poco prezioso a cui mancano solo i goal.

Alessandro Zanzico

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