L’ex attaccante bianconero Fabrizio Ravanelli è stato intervistato da La Repubblica alla vigilia del match fra Juventus e Ajax, una sfida che lui ricorderà meglio di chiunque altro. Ecco un estratto della sua intervista:
“Conservo nel cuore il mio goal decisivo con l’Ajax, è stato senza dubbio il gol più importante della mia vita, anche perché io della Juve ero anche tifoso. Riuscite a immaginare cosa significhi segnare in finale di Champions League con addosso la maglia della tua squadra del cuore? È difficilissimo da spiegare, nessuno juventino lo dimenticherà mai. Domani la Juventus dovrà avere un’attenzione maniacale. Con la tecnica che gli olandesi si ritrovano, basta uno stop sbagliato e ti castigano. Non buttano mai via la palla, giocano a ritmi pazzeschi e se solo provi a rallentarli ti suicidi, come è successo al Real Madrid, che secondo me ha peccato di arroganza. Saranno necessari cautela, pazienza e intelligenza. L’Ajax è forte, ma non più dell’Atletico Madrid, di conseguenza la Juve ne è superiore. Non vedo l’ora che un’altra Juventus vinca la Champions League, secondo me questo può essere l’anno buono. Chi può essere l’uomo decisivo? Dico Douglas Costa, nessuno spacca le partite come fa lui.”
Alessandro Zanzico
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