LE PAGELLE | Juventus-Milan 2-1: immenso Kean. Pjanic scuote la squadra

La Juventus riacchiappa una partita che si era fatta piuttosto complicata. Allegri butta nella mischia Pjanic e Kean e proprio loro risolvono la gara che Dybala aveva contribuito a riportare in parità. Bianconeri, ora, a +21 sul Napoli: domani potrebbe già arrivare l’ottavo scudetto di fila con sette giornate di anticipo. A voi i commenti.

Szczesny 6.5: incolpevole sul gol di Piatek, si rende protagonista di una parata interessante (ma non impossibile) sempre sul compagno di Nazionale. Garanzia.

De Sciglio 5.5: si ha la sensazione che questo sia il massimo che possa offrire. Spinge ma non osa mai troppo. In ogni caso partita tutto sommato attenta alla sua prima volta contro la squadra che lo ha cresciuto.

Bonucci 5: bisogna senz’altro cambiare atteggiamento in vista di una eventuale fase finale della Champions. Le disattenzioni stanno diventando troppe e in certe occasioni la squadra ha bisogna di sentire la garanzia di un reparto difensivo solido. Quando non c’è Chiellini a mettere toppe, Bonucci soffre, troppo: e Piatek banchetta sulle sue disattenzioni, come nel caso del gol del momentaneo vantaggio.

Rugani 6: leggera crescita rispetto alle precedenti uscite. Fa piacere vederlo finalmente sicuro dei propri mezzi. Certo, se il colpo di testa di Piatek ad un minuto dall’inizio e quella progressione sul finale di partita si fossero concretizzati staremmo parlando di altro. Come nel caso del compagno di reparto c’è bisogno di ulteriori sicurezze, ma oggi riesce a portarsi a casa una sufficienza.

Spinazzola 5.5: involuzione rispetto alle splendide prestazioni offerte nell’ultimo mese tra Juventus e Nazionale, ma ci sta. Spesso si lascia trasportare dai suoi eccellenti mezzi tecnici ed eccede perdendo palla, ma quello che fa vedere lascia comunque pensare che il futuro che lo attende alla Juventus è dei più rosei (dal 60′ Pjanic 6.5: entra lui e la Juventus cambia volto. Le sue geometrie sono deliziose, la sua freschezza lo mette nelle condizioni di anticipare gli avversari e creare calcio. Come in occasione del gol del definitivo 2-1, quando scippa letteralmente Bakayoko per poi servire Kean).

Bernardeschi 6.5: partita in continuo crescendo da parte dell’ex Fiorentina. Primo tempo modesto: spesso sbaglia le scelte, potrebbe tirare di più ma preferisce servire i compagni e quando lo fa non sempre ci azzecca. Nel secondo tempo sale in cattedra e inizia a dispensare suggerimenti verso gli altri, non sempre finalizzati adeguatamente (vedi filtrante per Mandzukic al limite dell’area: Calcio).

Emre Can 6: troppo poco per dare un giudizio, ma in quei venticinque minuti riesce comunque a far vedere quello che ha mostrato ultimamente. Si fa male per una doppia distorsione: Allegri sta già pregando (dal 25′ Khedira 5.5: apporto onesto, considerando che questo era il rientro dopo l’intervento al cuore).

Bentancur 5: il peggiore. Scelte e tempi sbagliati, palloni persi. Ci si augura di vederlo al top nel finale di stagione, così non va.

Alex Sandro 5.5: primo tempo terribile. Pronti via e buca subito l’intervento su Kessiè rischiando, sugli sviluppi dell’azione, di far prendere gol. Secondo tempo molto meglio, sia in difesa che avanti, ma non basta: questa è solo la copia sbiadita del vero Alex Sandro. Che abbia già la testa altrove?

Dybala 6: una pena vederlo arrancare in mezzo al campo. Una gioia vedere il suo stop orientato in area che porta al rigore, trasformato con freddezza. Anche qui, ci si aspetta tanto di più. A maggior ragione se parliamo del giocatore tecnicamente più forte del campionato italiano dopo CR7 (dal 65′ Kean 7: ormai è diventato superfluo commentarlo. Entra e segna, non sa fare altro. Una sicurezza per un finale di stagione scoppiettante).

Mandzukic 6.5: è mancato come il pane questo Mandzukic. Finalmente ne abbiamo rivisto le qualità migliori, tutte condensate all’interno della stessa, ottima, prestazione. Sponde, corsa e ripiegamenti difensivi. E se fosse entrata quella rovesciata…

Allegri 6.5: la sua squadra si porta temporaneamente a +21 sul Napoli, con la possibilità di festeggiare lo scudetto già domani se gli Azzurri dovessero perdere, e a lui vanno tutti i meriti. I suoi cambi raddrizzano una partita che si era fatta molto difficile, e questo non è affatto un caso. Sei punti su sei quest’anno contro il Milan e ottava vittoria di fila della Juventus allo Stadium. Strapotere.

L’AVVERSARIO

Milan (4-3-3): Reina 6.5, Calabria 4.5 (dall’85’ Cutrone sv), Musacchio 4.5, Romagnoli 6, Rodriguez 6; Kessiè 5.5, Bakayoko 6, Calhanoglu 5.5; Suso6 (dal 75′ Castillejo), Piatek 7, Borini 6

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