In seguito al primo goal trovato con la maglia della nazionale, Tuttosport ha intervistato la madre del predestinato bianconero.
Ecco quanto raccontato da Isabelle Kean: “Lo abbiamo chiamato Moise perché la sua nascita è stata un miracolo. Non potevo avere figli, ma una notte sognai Mosè: quattro mesi dopo rimasi incinta. In casa giravano pochi soldi, una mattina Moise mi chiamò all’alba mentre stavo andando a lavoro e mi dice «Mamma, ho firmato con la Juve. Da oggi non lavori più e vieni a Torino con me». La Juventus per lui è stata come un padre: lo hanno accolto che era un bambino e me lo hanno trasformato in uomo. Lo hanno fatto studiare e allenare, lo hanno svezzato in campo e fuori. Dategli un pallone e lo rendete felice. E’ instancabile, anche dopo un giorno di allenamento torna a casa e la prima cosa che fa è quella di palleggiare ma il problema è che mi coinvolge. Mi passa la palla e vuole che gliela restituisca con un colpo di testa. Non molla fin quando non lo faccio.”
Alessandro Zanzico
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