OTRO Tv | Dybala: “Voglio che i tifosi vedano i sacrifici che faccio per renderli felici”

Il pezzo pregiato della Juventus, il giocatore che più di tutti riesce a deliziare il palato degli esteti presenti tra le fila dei tifosi bianconeri. Dybala, la Joya, el diez, si è raccontato in una lunga intervista al canale “Otro TV”, una piattaforma dove i maggiori talenti del calcio mondiale si raccontano, tra calcio e vita privata, tra campo e curiosità.

Il primo aneddoto ha riguardato il modo in cui è iniziata la storia d’amore tra la Juventus e il fenomeno di Laguna Larga: “Il contratto con la Juve? È stato un giorno speciale. Ero in vacanza con mio fratello, coi miei amici. Era arrivato il contratto mentre ero in spiaggia. Tornai in hotel, lo firmai e tornammo a prendere il sole“.

DAI PRIMI PASSI ALL’ESORDIO TRA I GRANDI

L’intervista è proseguita con uno sguardo al passato del calciatore. Dai primi passi all’adolescenza, sempre col pallone tra i piedi: “Già a tre anni giocavo coi miei fratelli, poi m’iscrissi a una scuola calcio. E vicino a casa mia, con i bambini della mia età, non facevo altro. Segnai i miei primi gol. Il primo importante? Undici o dodici anni, giocavo per una squadra locale con i miei amici. 4 reti, in quella gara. Il quarto fu il pareggio e fu su punizione. Segnai perché il portiere non poteva arrivare fino alla traversa. Se ho mai pianto? Sì, certo ma mai davanti ai miei compagni. Allora come oggi odio perdere. Da piccolo seguivo e giocavo a calcio perché mi divertivo. Con gli amici volevamo essere Ronaldinho, Ronaldo. Il mio esordio da professionista, poi, è stato a 17 anni. Ero agitatissimo”.

DYBALA E LA JUVE

Una chiosa sul rapporto con la sua Signora, che in molti vociferano stia volgendo al termine. L’impressione, invece, è che né la Juventus né lo stesso Dybala vogliano divorziare: “Dopo i due gol al Barcellona in Champions, i tifosi iniziarono a gridare il mio nome. Dentro di me mi sono detto ‘guarda cos’hai raggiunto, ora continua!’. Dovevo offrire sempre di più ai tifosi per guadagnare il loro affetto. Voglio che vedano i sacrifici che faccio per renderli felici”.

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