Crollo Juve: ecco perché è difficile credere nella rimonta

Al termine di una partita come quella del Wanda Metropolitano, vinta meritatamente dall’Atletico di Simeone, nella mente di molti tifosi bianconeri sarà riaffiorato un ricordo recente, uno dei tanti ricordi negativi associati ai vari cammini in Champions League della Juventus.

Esatto, quel terribile quarto di finale casalingo dello scorso anno contro il Real della vecchia conoscenza Zidane, dal quale i ragazzi di Massimiliano Allegri uscirono con un tanto netto quanto roboante 0-3. Quella sera, toccò a Cristiano Ronaldo spegnere le speranze bianconere di sollevare al cielo quella “maledettissima” terza Coppa dalle grandi orecchie. Al ritorno, però, accadde l’imponderabile, e solo un rigore quantomeno dubbio in favore dei Blancos al 90esimo minuto impedì alla Vecchia Signora di realizzare una delle rimonte più clamorose della storia del calcio. Da quel giorno, siamo tutti un po’ più ottimisti… forse troppo.

Già, perché in molti questa sera, un attimo dopo il triplice fischio finale, sono tornati a quella sfida del Bernabeu, forse solo per continuare a sperare, almeno per altre tre settimane. Inutile dire che, rispetto a quel meraviglioso match, tante cose sono diverse, le squadre in primis. Esatto, perché l’Atletico Madrid non è il Real, nel bene e nel male. Se i Blancos, con i loro campioni e la loro enorme esperienza vittoriosa in ambito europeo, sono in grado di colpirti da un momento all’altro, tralasciando spesso la cura della fase difensiva, lo stesso non si può dire per la squadra di Simeone. L’Atletico, dietro, lascia pochissimi spazi, e difficilmente permette agli avversari di trovarsi in superiorità numerica, come accadde spesso lo scorso anno al Santiago Bernabeu.

Insomma, nonostante il “vantaggio” dell’Allianz Stadium (che si spera possa essere finalmente una bolgia come il Wanda Metropolitano), ribaltare il 2-0 di stasera sembra proprio essere una “mission impossible”.

Una statistica in particolare, a tal proposito, non è certamente d’aiuto: l’Atletico Madrid, quando ha vinto 2-0 in casa, ha poi sempre passato il turno.

Simone Nasso

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