Chiellini a Marca: “Io miglior difensore? No, è Ramos”

Alla vigilia di Atletico Madrid-Juventus, il Capitano bianconero Giorgio Chiellini è stato intervistato dal quotidiano Marca. Queste sono le sue parole più importanti: “Spero di tornare al Metropolitano il 1° giugno. Io miglior difensore? No, quello è Ramos. Simeone pronto a schierare quattro centrocampisti per fermare la Juve: Rodrigo, Thomas, Saul e Koke

Cos’è la Juventus? La Juventus è un gruppo, una famiglia, una squadra unita che persegue il trionfo. Ora vogliamo vincere la Champions. Un buon obiettivo, ma difficile“.

La Champions è un’ossessione? Un’ossessione no. Un obiettivo sì, ma con serenità. Sappiamo di non essere l’unica squadra che vuole vincerla. Ce ne sono altre 5-6 che la possono vincere. È un obiettivo reale. Pensare di essere favoriti sarebbe presuntuoso da parte nostra. Vogliamo giocare al Wanda Metropolitano il 20 febbraio e il primo giugno”.

Che ruolo ha Ronaldo? “Il suo arrivo è stato importante perché ha coperto il buco lasciato da Buffon a livello di personalità, come esempio da seguire nella panchina. Solo un pazzo poteva avere dubbi sul fatto che avrebbe segnato e fornito assist. È stato importante per noi, un esempio per migliorarci. Dopo tanti anni dominando in Italia potevamo pensare di aver raggiunto il massimo, ma grazie a Cristiano stiamo andando oltre i nostri limiti. Siamo arrivati a due finali di Champions, ma per continuare a crescere ci manca l’ultimo gradino. CI ha aiutato la cultura del lavoro perché tutti noi che gli siamo vicini proviamo ammirazione e cerchiamo sempre tra virgolette di rubare qualcosa di ciò che ha perché è un esempio”.


Morata? È un grande amico, una persona splendida, un ragazzo d’oro che speravamo rimanesse a lungo con noi, ma a avuto l’occasione di tornare a casa sua, al Real Madrid. Alvaro per una partita di Champions è un giocatore molto pericoloso, è veloce, gestisce bene entrambi i i piedi, va bene di testa, ma penso che nel modo in cui gioca l’Atletico sia Griezmann il più importante”.


Era da punire il fallo da rigore di Benatia su Luca Vazquez un anno fa?
No, per favore, È stato un momento complicato e difficile per l’arbitro. Satavamo vincendo 3-0 a Madrid, nell’ultimo secondo del recupero… immagina. Forse abbiamo sbagliato io e i miei colleghi, era un buon arbitro, giovane. Non è stata una situazione piacevole, ma comprensibile, anche se non voglio che sia una scusa”.

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