Dybala e il Mapei Stadium: il posto giusto per rinascere

Era il 17 settembre 2017, un caldo pomeriggio di fine estate e al Mapei Stadium si giocava SassuoloJuventus, terminata 1-3 in favore dei bianconeri. Nonostante il match non si disputasse in notturna, quel giorno una stella brillò più di tutte le altre, mettendo in mostra una luce a tratti abbagliante.

Quella stella aveva un nome e un cognome: Paulo Dybala, capace di realizzare una meravigliosa tripletta. Una rete da fuori area, una su punizione e una con la punta del piede, in perfetto stile da calcio a 5. Insomma, una giornata perfetta per il numero 10 della Juventus, immediatamente osannato da stampa e tifosi.

Domenica Paulo Dybala tornerà al Mapei Stadium, il “suo” stadio, in una situazione totalmente diversa rispetto a quella in cui si trovò un anno e mezzo fa. Oggi la Joya ha realizzato solo due reti in campionato, anche a causa di un posizionamento più arretrato all’interno del rettangolo di gioco, che lo vede spesso agire quasi da centrocampista. Le triplette sono, per ora, un lontano ricordo e le marcature si contano sulle dita di una mano.

La Juve, però, in questa seconda parte di stagione, ha bisogno del vero Dybala, quello in grado di farsi apprezzare da tutta Europa nel girone di Champions League e capace di prendersi sulle spalle la squadra nei momenti di difficoltà.

Dal Mapei al Mapei: uno stadio per rinascere.

Simone Nasso

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