L’altra Juventus: quante scelte e che nomi per Massimiliano Allegri

La Juventus in questi anni è in crescita continua. Tutto è cominciato con l’arrivo in panchina di Antonio Conte, che ha dato vita o meglio ridato vita alla Juventus vincente. Quella Campione d’Europa nel ’96, quella piena di calciatori divenuti poi Campioni del Mondo nel 2006 e quella di oggi bella e vincente in Italia come nessun altro. Lo scandalo Calciopoli, poi, ha portato via tutto. Scudetti, riconoscimenti e calciatori. Il momento più basso della Juventus è proprio quello. Ma proprio da lì, dalle sue ceneri e con il so ex capitano e condottiero, è rinata la Vecchia Signora. Vincendo il Campionato, la Coppa Italia e sfiorando più volte la Champions. Prima con Conte e poi con Allegri. Comprando giocatori del calibro di: Pirlo, Pogba ed ora Cristiano Ronaldo. 

PANCHINA D’ORO

La crescita della Juventus è dovuta ovviamente anche ai nomi. La differenza con le altre squadre è proprio l’importanza di avere sì, in campo dei fenomeni, ma altrettanto di avere giocatori pronti a subentrare di spessore internazionale. La panchina lunga infatti, permette di giocarsi ad esempio dei turn over ragionati, di far riposare un titolare fisso, sapendo che chi lo sostituirà non abbasserà la qualità della squadra. Questo accade soprattutto in una grande squadra, che nella stagione affronta 2 o più competizioni.

Contro la Fiorentina, match vinto per 3-0, risulta strano leggere certi nomi nella panchina bianconera. Considerando per un attimo sia i calciatori in panchina, sia quelli in tribuna, la Juventus presenta questa ‘seconda squadra’: Perin; Benatia, Barzagli, Rugani; Douglas Costa, Pjanic, Can, Khedira, Alex Sandro; Kean, Bernardeschi. Con la variabileSpinazzola, che sta riprendendosi da un brutto infortunio. Una squadra, questa, che senza giri di parole potrebbe lottare per un posto in Champions League. Una squadra completa e che dimostra di avere ancora ampi margini di crescita.

Questa stagione è quella forse più ricca di talenti in casa bianconera e questo lo si è notato fin da subito. I giovani dello scorso anno, sono ora dei talenti da sfruttare (vedi Bentancur) e le sicurezze sono il vero punto di riferimento per tutti (vedi Chiellini). Anche senza Gianluigi Buffon, bandiera per anni della Juventus, la qualità e la maturità dei ragazzi di Allegri non è mai calata. Con il lavoro svolto in questi anni da parte di Marotta e Paratici, quest’estate la Juventus ha messo anche a segno il colpo del secolo: CR7. 

Per coronare questa crescita, per diventare davvero insuperabili, manca solo quella Coppa. La Champions League, più volte sfiorata e che deve e può diventare realtà.

Andrea Bargione

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