Chiellini, grinta e passione a difesa della porta

Personalità, cattiveria e grinta: la partita di Chiellini di questa sera contro il Valencia si può racchiudere in queste tre parole. La Juventus, dopo lo scivolone contro il Manchester United, era alla ricerca di una vittoria che sarebbe coincisa con il passaggio del turno. I bianconeri hanno giocato un primo tempo sottotono, sicuramente non eccellente in fase offensiva, ma buono in quella difensiva. Nel reparto arretrato le cose non sono cambiate nel secondo tempo, anzi, sono andate migliorando: gli uomini di Allegri hanno difeso perfettamente il risultato, e tra tutti è spiccata certamente la prestazione di Chiellini. Il numero 3 bianconero, insieme al compagno di reparto Bonucci, ha contenuto tutte le offensive del Valencia, difendendo il prezioso vantaggio che ha portato ad una meritata qualificazione.

UN GLADIATORE A DIFESA DELLA PORTA

“Abbiamo difeso con volontà il risultato fino alla fine ha dichiarato Giorgio Chiellini a caldo dopo la gara. Il difensore oggi più che mai si è mostrato un muro di fronte agli avversari. In una gara in cui la fisicità l’ha fatta da padrona, chi meglio di lui poteva decidere le sorti del match? King Kong la voglia di blindare quella porta l’ha dimostrata sul campo con una tenacia incredibile. Tante ottime chiusure, interventi decisivi e tanto sacrificio: ancora una volta, stasera più che mai, il numero 3 bianconero si è dimostrato imprescindibile.

In area di rigore Chiellini è stato un muro invalicabile, pronto a fermare ogni assalto dell’avversario. In varie situazioni il difensore ha letteralmente salvato il risultato, come all’81’, quando il numero 3 ha intercettato in area un pallone pericoloso, e 4 minuti dopo, quando si è immolato salvando il risultato su Gonçalo Guedes e permettendo a Szczesny di intervenire.

Nella gara di Chiellini c’è stato spazio anche qualche buono spunto offensivo, perché forse nessuno come lui voleva la vittoria e il passaggio del turno. Subito dopo la gara Giorgio ha infatti chiesto immediatamente quale fosse stato il risultato del Manchester United, che aveva trovato il gol del vantaggio pochi secondi prima con Fellaini. Un pareggio dei Red Devils avrebbe significato il primo posto nel girone con una giornata di anticipo, e il primo pensiero di Chiellini è andato proprio lì.

Proprio nella sera in cui ha raggiunto Pessotto per presenze in Champions in bianconero, ben 68, Chiellini ha sfoderato un prestazione di grinta e cattiveria, passione e tenacia, una da vero Capitano. Non si potrebbe fermare il tempo e tenerlo ancora per molti anni?

Josephine Carinci

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