Da una pausa nazionali all’altra: l’analisi di un mese decisivo

Con gli impegni nazionali ultimati per quasi tutti i bianconeri, è tempo di riconcentrarsi per continuare il perfetto avvio. Sei partite tra campionato e Champions, fino alla prossima pausa, che diranno molto sul proseguo della stagione.

In Serie A gli uomini di Allegri sono attesi dai confronti con Genoa, Empoli, Cagliari e Milan. Togliendo il match di San Siro, sembrerebbero tutte sfide alla portata. L’obiettivo deve essere quello di ottenere altri tre successi per arrivare alla partita contro i rossoneri con la leggerezza di chi non ha ancora sbagliato. Partita che si preannuncia ancora più elettrizzante per l’incrocio di ex formato da Leonardo Bonucci e Gonzalo Higuain. Due giocatori che hanno lasciato ricordi diversi nelle rispettive tifoserie, ma ugualmente spinti da una motivazione in più per lasciare il segno.

In mezzo agli impegni di campionato, spicca il doppio confronto europeo con il Manchester United. Due partite di assoluto prestigio internazionale, nonostante il momento non brillantissimo del club inglese. Momento che la vecchia signora dovrà cercare di cogliere per archiviare il discorso qualificazione e mettere un’ipoteca sul primo posto del girone. La prima sfida è in programma per il 23 ottobre al theater of dreams . Un Old Trafford che CR7 conosce bene e in cui cercherà di realizzare il primo gol in Champions con la maglia della Juve. Il ritorno sarà invece la “prima volta” di Paul Pogba allo Stadium da avversario. I supporters bianconeri sperano possa essere anche l’ultima, viste le numerose voci che lo rivorrebbero a Torino già a gennaio. Ora però non è tempo di pensare al mercato.

Con il rientro di Douglas Costa, le soluzioni tattiche a disposizione di Allegri aumentano. Bisognerà capire se il tecnico livornese continuerà ad inserire il brasiliano nella ripresa per spaccare le difese con la sua velocità o se gli riserverà una maglia da titolare. Questa seconda ipotesi potrebbe portare a un Mandzukic fuori dall’11 iniziale. Il croato ha avuto uno degli avvii di stagione più prolifici della sua carriera e resta un elemento quasi imprescindibile.

C’è poi la questione Bernardeschi: il talento di Carrara è stato protagonista di una crescita esponenziale, ma il suo inserimento ha comportato l’esclusione di Paulo Dybala. Lo spostamento dell’ex viola a centrocampo potrebbe essere la svolta. L’ipotesi è stata più volte paventata da Allegri, ma la sensazione è che sia ancora alla ricerca di un equilibrio per far coesistere giocatori dal tasso tecnico così elevato.

Una possibile analogia con la stagione 2016-17 in cui il 4-2–3-1 votato all’attacco, e introdotto solo a gennaio, fu la mossa che portò i bianconeri a Cardiff. Con un CR7 non più da avversario, la speranza è che questa volta il finale possa essere diverso.

Giuseppe Lo Porto

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