Clemenza: “Non avrei mai pensato di vedere Ronaldo alla Juventus. Allegri? Tiene molto ai giovani”

Era la punta di diamante della primavera bianconera dello scorso anno: Luca Clemenza, ora al Padova, si è raccontato ai microfoni di Gianluca Di Marzio. A cuore aperto, tra esperienze, passioni, famiglia e aspettative per il futuro.

Prima esperienza, subito. La più intensa della sua carriera fino ad ora: il gol al Benfica nella ICC.

Moralmente è stata una botta di energia positiva che non so ancora spiegarti. A fine partita chiunque, fuori dal nostro spogliatoio, mi ripeteva ‘mamma mia che c*** di gol hai fatto!In panchina (Pjanic n.d.r.) diceva ‘ma questo come calcia? Ma questo come calcia?’ perché, oltre al gol, avevo calciato molto bene anche diverse punizioni. Se c’è stato un prima e un dopo quella rete? Beh, si. È stato un modo per dire alla Juventus ‘ci sono anche io’, sempre nel mio piccolo, certo. E poi non ti nego che qualche squadra di serie A aveva iniziato a pensare a me, ma la formula del trasferimento con cui mi volevano non metteva d’accordo i bianconeri. Io, comunque, puntavo a continuare a crescere in B”.

E poi, inevitabile, il capitolo Cristiano Ronaldo: “Quest’estate me lo sono ritrovato davanti a me, così, all’improvviso. Non riuscivo nemmeno a parlare. Zero. Muto. Gli ho semplicemente chiesto una foto, poi pubblicata sui social. Lo usavo alla playstation! Sceglievo il Real Madrid solo per giocare con Ronaldo. Ti rendi conto? Non avrei mai mai mai pensato di vedermelo alla Juventus. Ci siamo anche sfidati in un’amichevole in famiglia: irreale”. Ed, infine, il rapporto con Max Allegri. “Ci tiene molto ai giovani. Mi sono sempre trovato benissimo con lui. Conte? Ero più giovane, ci ho fatto solo qualche allenamento. Penso non sapesse nemmeno il mio nome, chiamava tutti i più piccoli ‘ragazzino’”

'); }); return; }, add : function(_this){ var _that = jQuery(_this); if (_that.find('p.cpwp-excerpt-text').height()