La partita di Higuain è da far vedere nelle scuole calcio

Juventus – Atalanta, il pomeriggio di Higuain – Inizia la partita e il giovane Mancini lo contiene bene, forse anche meglio del previsto. Diciamocelo, di fronte ad un centravanti come Higuain qualsiasi difensore può sentirsi – lecitamente – “inferiore”. Ma il ragazzo atalantino si disimpegna bene (“si farà“, ci suggerisce De Gregori) e il Pipita non punge. Però Higuain dimostra ben presto di essere un calciatore appartenente ad un altro mondo, di un livello troppo superiore per la stragrande maggioranza del resto della Serie A. E il fatto che il suo gol (15° in campionato) sia soltanto l’ultima cosa da evidenziare la dice lunga sulla qualità messa in campo da Gonzalo Higuain questo pomeriggio.

HIGUAIN GIOCA DA REGISTA

Con squadre compatte e ordinate come l’Atalanta, è più facile che Dybala cada nell’ombra. Linee strette, difensori centrali (Toloi e Palomino) che escono a turno sul diez, ergo poco spazio per la sua inventiva. E così tocca ad Higuain fare le veci del suo compagno di reparto. Gonzalo che viene da due assist splendidi, entrambi alla Joya: quello a Wembley e quello in casa contro l’Udinese. Giocate che hanno dimostrato una cosa: il Pipita è capace di fare tre cose complicatissime (ricezione del pallone, smarcamento e visualizzazione del corridoio per servire il compagno) come se fossero una soltanto. E le sue giocate, difatti, hanno la durata di un paio di secondi, non di più.

Oggi, non a caso, Higuain è l’unico tra gli attaccanti centrali del nostro campionato a sfiorare l’80% nella precisione dei passaggi: più del capocannoniere Immobile e anche di Mertens, uno che con i piedi ci sa fare benissimo.

QUANDO UN ATTACCANTE GIOCA COSÌ…

Raro, non ancora unico. Perché Higuain è un giocatore quasi introvabile: semplicemente assurdo dubitare del suo essere determinante in questa Juventus.
Lo stop sul suo gol vale già mezzo gol, l’assist a Matuidi si aggiunge ai due poc’anzi citati e riconferma quanto analizzato, ma sono tante altre le azioni che meriterebbero menzione. Per esempio, il modo in cui fa ammonire Mancini per la prima volta: dribbling aggirando il giovane difensore, con il pallone sempre incollato al piede.

È una Juventus che vola a +4 sul Napoli, è la Juventus un po’ di tutti, ma un Higuain così decisivo in ogni zona del campo e in ogni fondamentale calcistico non si vedeva da tempo. Ed è per questo che è giusto (e anche più bello) goderselo fino in fondo.

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