Quando i “sostituti” superano i titolari: che prestazioni di De Sciglio e Asamoah!

Purtroppo, o per fortuna, nessuno riesce a leggere nella mente delle altre persone. Nessuno di noi riusciva a capire cosa girasse nella mente di Massimiliano Allegri quando, ad Agosto, dopo la vendita di Dani Alves, chiese ed ottenne Mattia De Sciglio.

UN RAGAZZO CHE SI ERA PERSO

Allegri che, nonostante le innumerevoli critiche dei giornalisti e non, ha puntato sul terzino 25enne il quale non ha assolutamente deluso. Anzi sembra essere tornato quello di inizio carriera, quello che, anche se in maniera assolutamente esagerata, veniva definito il nuovo Maldini.

CONVINTO A RESTARE

A sinistra la situazione non era certo delle migliori. Fino a metà agosto, sia Alex Sandro sia Asamoah sembravano in partenza. Uno al Chelsea, uno al Galatasaray. Sandro era tentato dal progetto del Chelsea, oltre che dal fascino della Premier League. Asamoah, invece, voleva collezionare più presenze possibili, visto la sua età ormai avanzata. Alla fine entrambi sono rimasti a Torino ma, mentre Sandro non è riuscito a tornare dalle vacanze quello dell’anno scorso, il ghanese è sembrato aver finalmente trovato la quadratura del cerchio.

CHE PARTITA CONTRO IL NAPOLI

La partita di ieri sera è il perfetto esempio dell’ incredibile stato di forma dei due terzini bianconeri. Sia Asamoah sia De Sciglio sono, infatti, partiti titolari. Il primo prendendo il posto di Alex Sandro per scelta tecnica, il secondo al posto di Lichtsteiner, fuori per infortunio. Sarebbe giusto dire che lo svizzero, molto probabilmente, non avrebbe giocato.

I due “sostituti” hanno effettuato un vero e proprio partitone. Principalmente per due motivi: il primo perché sulla destra avevano contro Callejon (poi Ounas) e Insigne (poi ancora Callejon), due dei migliori esterni in Italia e, insieme a Mertens, uno dei migliori attacchi d’Europa. Il secondo, perché la Juventus ha concesso molto al Napoli sugli esterni, bloccando le azioni per le corsie centrali. I due terzini hanno, non solo non permesso dei cross pericolosi agli esterni azzurri, ma chiuso molto bene nei traversoni che spiovevano sul secondo palo.

Asamoah ha spinto di più rispetto alla sua controparte De Sciglio, aiutato anche dalla fisicità di Matuidi, senza però essere incisivo in fase offensiva. De Sciglio invece ha avuto una perfetta sintonia con Douglas Costa, il quale, alla Mandzukic, raddoppiava in fase difensiva arrivando a creare una difesa a 5.

PRESTAZIONE PRESSOCHÉ PERFETTA

Una partita senza sbavature e senza particolari errori, forse solo un passaggio rischioso di De Sciglio nei primi minuti del secondo tempo, che conferma il grande stato di forma dei due terzini.

Anche perché per lasciare uno come Alex Sandro in panchina ce ne vuole e Asamoah, attualmente, è quello che ci vuole.

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