Un dicembre con temperature sopra la media

Siamo a due giorni dal primo di 4 importantissimi incontri (3 in campionato e uno in Champions League) che vedranno la Juve affrontare il primo vero grande tour de force della stagione. Incontri che singolarmente non sono mai decisivi per definizione, almeno quelli di campionato, ma che presi tutti insieme possono esserlo eccome. Tre partite sono 9 punti potenziali, e siccome saranno tutte contro le primissime della classifica, a fine dicembre le gerarchie saranno un po’ più delineate.

LE SFIDE DI CAMPIONATO

Venerdì sera c’è Napoli – Juve, una partita che potrà dire molto delle reali ambizioni bianconere della stagione. Anche perché, in un certo senso, siamo al capovolgimento dei ruoli. I partenopei sono avanti in classifica, e in questo periodo della stagione non è una novità, ma lo sono altri parametri tutt’altro che insignificanti. Il Napoli ha la miglior difesa del campionato, mentre la Juve viene accusata di subire troppi gol, vuoi per la partenza di Bonucci e Alves, vuoi per l’invecchiamento del reparto, vuoi per tutte le cose che leggete e sentite ogni giorno da settembre. Altrettanto anomalo è il dato sull’attacco: i partenopei negli ultimi campionati sono sempre stati una macchina da gol abbattendo tanti record per quanto riguarda i gol segnati, mentre a oggi sono i bianconeri ad avere il miglior attacco con ben 40 reti segnate e una striscia di partite consecutive in cui vanno a segno che con quella di domenica scorsa è salita a 43 (record peraltro che salirebbe alla cifra mostruosa di 63 se non fosse stato annullato il gol buono su punizione di Pjanic dello scorso campionato a san Siro contro il Milan). Insomma, di carne al fuoco ce n’è tantissima, anche considerando che la Juve ha addirittura un punto in più dell’anno scorso e che effettivamente è il Napoli a tenere un ritmo fuori dal comune. Ritmo serratissimo che sta tenendo anche l’Inter di Spalletti che sembra aver trovato una sua identità e che in ottica campionato spaventa quanto il Napoli, soprattutto se pensiamo che non ha le partite delle coppe europee da disputare e che può quindi concentrarsi solo sul campionato. Ciò permette ai nerazzurri di schierare spesso anche la stessa formazione, perché il tempo di recupero tra una partita e l’altra è sempre superiore a quello delle dirette avversarie per il vertice, tra cui mettiamo ovviamente anche la Roma che la Juve affronterà appena prima di Natale. Due di questi tre incontri saranno disputati allo Stadium, mentre venerdì la Juve è attesa dalla bolgia del San Paolo dove ancora una volta non saranno presenti i tifosi ospiti, ennesima conseguenza di un malcostume che si trascina da anni. A proposito, la notizia di questa mattina della consegna del tunnel anti-bottiglie la dice lunga sul clima che ci sarà in Campania. Se non dovesse davvero esserci Higuain come sembra dopo l’intervento alla mano, Mandzukic ha avuto la partita col Crotone per ripassare come si fa la punta, e sembra che se lo ricordi piuttosto bene.

LA SFIDA DI CHAMPIONS

Diverso il discorso per la partita di martedì prossimo ad Atene contro l’Olympiacos. In questo caso la partita vale da sola mezza stagione e forse più. La Juve sa che vincendo passerebbe automaticamente il turno e siamo sicuri che Allegri farà di tutto per venire via dal Pireo col bottino pieno, anche se ci sono una buona serie di combinazioni che consentirebbero ai bianconeri di passare il turno anche non vincendo contro i greci. Forse anche per questo il Mister non vuole forzare la mano (è proprio il caso di dirlo) per il rientro di Higuain, considerando la sfida cruciale della prossima settimana e subito a seguire quella ai nerazzurri allo Stadium. Un mese caldissimo quindi, che può voler dire tanto in ottica di questo campionato. La concorrenza si è fatta agguerrita, e il passaggio del turno in Champions deve diventare una piacevole costante.

Le carte per fare bene ci sono, anche grazie al nuovo 3-4-2-1 varato da Allegri contro il Barcellona che sembra aver ridato una buona solidità difensiva. Servirà tanta voglia di vincere, ma se l’attacco continua a fare il suo dovere e la difesa viene di nuovo registrata, ci sarà da divertirsi.

Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)

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