La Juventus e il caso biglietti/ultras: ecco cosa rischia il presidente Agnelli

Venerdì 15 settembre il presidente della Juventus Andrea Agnelli salirà sul banco degli imputati in Federcalcio per sapere quale sarà la richiesta della procura sul caso che vede coinvolta la società bianconera. L’accusa è quella di aver violato ripetutamente l’articolo 12 comma 1, che così recita: “Alle società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi, organizzati e non, di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente.” Secondo un articolo del Fatto Quotidiano, se questi fatti dovessero trovare conferma, Agnelli rischia una sospensione di oltre un anno, il che significherebbe la rinuncia ad occupare incarichi sportivi come la presidenza della Juventus.

LE ACCUSE

Le accuse mosse sono gravi: la Juventus avrebbe foraggiato gli introiti di un gruppo ultrà tramite bagarinaggio all’esterno dello stadio per un ammontare di 1500 biglietti circa. Una pratica che sarebbe stata portata avanti per cinque stagioni (dal 2011 al 2016) che avrebbe fruttato un guadagno superiore ai cinque milioni di euro. Ci sono poi altri episodi contestati, come i rapporti con gli ultras e quelli con Rocco Dominello, ritenuto dalla magistratura di Torino un membro di una cosca legata alla ‘ndrangheta. Tutto ciò verrà discusso venerdì, quando si avranno maggiori notizie sull’effettiva veridicità di questi fatti e sulle eventuali pene da scontare.

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