Calciomercato inglese – Marotta: ”Necessaria una decisione omogenea”

Arrivata oggi la notizia della clamorosa (quanto necessaria) svolta nel sistema del calciomercato che riguarda la lega inglese: a partire dal prossimo anno le squadre saranno obbligate a concludere i propri acquisti entro le ore 17 del giovedì antecedente alla prima giornata di campionato. Sarà invece possibile continuare a vendere propri giocatori verso campionati in cui il mercato è ancora attivo. Non è da escludere che tale decisione possa generare un effetto domino che vada a coinvolgere anche gli altri campionati di spicco quali Ligue 1, La Liga, Serie A e Bundesliga. In tale situazione si avrebbe una maggiore uniformità che andrebbe a spazzare via tutti gli eventuali problemi che deriverebbero dall’avere dei sistemi di calciomercato differenti tra le maggiori leghe europee.

AGNELLI E IL PROGRAMMA ECA

Il problema del calciomercato è stato più volte dibattuto nelle grandi sedi competenti. La necessità di dotare le squadre di un organico completo prima dell’inizio delle competizioni nazionali si è fatta sempre più insistente negli ultimi anni e l’idea di accorciare i tempi delle trattative in modo da farle terminare alla metà di agosto sarebbe stata paventata già da Andrea Agnelli, dagli scorsi giorni ufficialmente presidente dell’ECA, che l’avrebbe inserita nel proprio programma per dare una svolta all’azione dell’organismo europeo.

LE PAROLE DI MAROTTA

Lo stesso direttore sportivo della Juventus, Giuseppe Marotta, si è soffermato a più riprese sulla necessità in questione e la ventata di novità di cui si è resa protagonista la Premier League ha fatto tornare il dirigente bianconero sulla questione che ai microfoni di Sky Sport si è così espresso: “È una decisione che accolgo con soddisfazione, è una scelta saggia e opportuna. Un mercato così lungo genera turbative nelle squadre. Ricadute sul mercato italiano? Se ne sta occupando con esperienza e passione il presidente Agnelli con l’ECA. Il beneficio ci sarà per tutto il calcio italiano, perché il calcio chiede di essere riformato e lui è la persona adatta. Il mercato deve essere contenuto, non è ammissibile che i calciatori si trasferiscano quando i campionati sono iniziati o ci sono delle gare delle Nazionali. La Lega di Serie A potrà rivolgersi alla Federazione forte di un parere giunto dalle società. Secondo me deve esserci una decisione omogenea almeno fra le grandi leghe europee, anche se ognuna sceglie autonomamente“.

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