
Higuaín: Il Pipita è sempre un top player. Non ha fatto bene come al Napoli, ma ne ha buttati dentro 24 l'anno scorso. E' uno dei cannonieri per eccellenza della Serie A, e chi lo prende non può far altro che un affare. Si è inoltre specializzato in doppiette, e questo può essere sia un bene che un male: più gol nella singola partita, meno sul lungo termine. Poco male però per un mostro dalla fantamedia dell'8,36. La condizione fisica spesso lo limita, ma su di lui non c'è niente da dire se non: fatelo vostro.
Non è stato convocato dall’Argentina, che darà spazio al trio Dybala-Messi-Icardi. Questa è la decisione di Sampaoli, ma negli occhi di Gonzalo Higuain brucia già voglia di ‘vendetta’. Quella sana, quella che spinge a superarsi ogni volta: anche quando il record è pane quotidiano. Ecco perché la Supercoppa di questa sera, primo trofeo ufficiale di una lunga stagione, ha un sapore particolare per il Pipita, pronto alla seconda annata in bianconero.
La Lazio è la sua vittima preferita: si sono incontrati 14 volte e Gonzalo ha segnato in 13 occasioni. Una media micidiale, alimentata soprattutto dalle goleade con la maglia del Napoli. Ma il primo incrocio tra i biancocelesti e l’argentino – che ha giocato più volte solo contro Barcellona (20) e Maiorca (15) – risale addirittura al 2007: girone di Champions League, Lazio-Real Madrid all’Olimpico, finita 2-2 con doppiette di Pandev e Van Nistelrooy.
In bianconero, però, Higuain è fermo a quota uno: score necessariamente da aggiornare. Anche perché il Pipa deve riscattare una finale di Coppa Italia nella quale non è riuscito ad incidere. L’ennesima finale storta di una carriera fantastica, alla quale manca solo l’accento conclusivo. È questo un altro motivo che, stasera, spronerà Higuain a dare tutto, per riprendersi la Nazionale e dimostrare di poter essere nuovamente decisivo: sarà questa la benzina dell’attaccante bianconero.
Felice Lanzaro
This post was last modified on 13 Agosto 2017 - 18:34 18:34