“Su quello subito, l’errore principale è all’inizio: dovevo stare vicino a Zapata appena gli è arrivata la palla da Danilo. Gli ho concesso l’esterno come ti insegnano da bambino, ma va dato merito al suo grande fisico: ho cercato di farlo calciare nella peggior maniera possibile, ma è stato bravo e fortunato. Dopo Siviglia sono riuscito in un gol in trasferta pesante, perché è un punto guadagnato sulla seconda. Adesso pensiamo al Milan per poi preparare il ritorno di Champions.”
“Da parte nostra c’è stato il miglior modo di gestire ciò che è successo: abbiamo sbagliato entrambi ed agito entrambi nel rispetto della Juventus. Ma tutto ciò ha fortificato ancora di più il gruppo: i fatti lo dimostrano.”
“A me vincere eccita, non logora. Oggi sono arrabbiato per non aver vinto nonostante l’andamento della partita. Vincere te lo insegna questa maglia, l’atmosfera dello spogliatoio, fatto di grandi campioni che hanno vinto tanto e sono ancora affamati. Questo dev’essere il nostro spirito per arrivare fino in fondo.”
“Vivo per vincere, sono rammaricato per non aver dato il 100%, soprattutto nel primo tempo. Facendo meglio le due fasi, avremmo portato a casa la vittoria anche oggi.”
“In futuro vorrei fare l’allenatore e avere il “problema” di Allegri nel gestire 5 difensori fortissimi (ride, ndr): io sono importante, non indispensabile e si è visto a Oporto. La leadership ce l’hanno Barzagli e Chiellini, ma anche Rugani che sta crescendo.”
“Ho cambiato numero da poco, forse non ce l’hanno perché non è squillato (ride, ndr).“
This post was last modified on 5 Marzo 2017 - 19:11