Massimiliano Allegri pensa anche alla semifinae di Coppa Italia e dopo le fatiche di Champions decide di effettuare un turn over ragionato. In porta prende posto Neto, la difesa rimane a quattro e vede il ritorno di Bonucci, scelta che chiude definitivamente la questione Bonucci-Allegri. Al suo fianco c’è Rugani. Lichtsteiner riposa e come lui Dybala. L’argentino è troppo importante per essere messo a rischio nel match contro l’Empoli.
Mandzukic e Cuadrado sono al loro solito posto, Sturaro va a completare il trio che staziona dietro Higuain. Con Stefano Sturaro il modulo passa, in alcune fasi della partita, da 4-2-3-1 a 4-4-2.
Mandzukic si sbatte molto, ma è poco concreto e spesso pasticcia. La stessa cosa avviene sulle fasce: Cuadrado e Alves non sempre optano per la giocata giusta, anche se il brasiliano si muove molto meglio del colombiano. Meglio invece Sandro sulla sinistra.
I cross arrivano sopratutto dalla trequarti, ma non sempre colpiscono nel segno. Nel primo tempo c’è da sottolineare la buona prestazione di Sturaro. Il centrocampista è dinamico, onnipresente e sempre nel vivo dell’azione.
Nel secondo tempo la Juventus decide di fare sul serio. La manovra si velocizza e questo porta anche a maggiori spazi per l’Empoli che di tanto in tanto prova a far male, ma senza riuscirci mai veramente.
Bellusci e co. vengono letteralmente umiliati dall’attaccante balcanico sul gioco aereo. Anche le fasce crescono in maniera esponenziale rispetto al primo tempo. Sandro e Alves iniziano a ballare la samba, diventano devastanti con le loro sgroppate e i loro traversoni. Proprio i due brasiliani confezionano il secondo gol.
Al 64′ l’ex Barcellona serve a centro area l’ex Porto, il quale stoppa la palla con le spalle rivolte alla porta e incrocia di sinistro sul palo lungo. Un grandissimo gol.
In questo secondo tempo a confermarsi è Stefano Sturaro. Il nazionale italiano è uno dei migliori in campo. Riesce a sopperire a carenze tecniche con il dinamismo e l’abnegazione.
Dybala e Pjaca entrano solo nel secondo tempo, il croato addirittura a cinque minuti dal termine. Dybala, nonostante il poco tempo a disposizione, mostra di che pasta è fatto dialogando a velocità doppia con i suoi compagni più dotati, Pjanic e Higuain.
Per Pjaca troppo poco tempo per mettersi in mostra, ma dopo il gol segnato al do Dragão forse anche a lui va benissimo così… per adesso.
Con questa vittoria, la Juventus incrementa il vantaggio sulle inseguitrici, in attesa del match Inter-Roma, e raccoglie trenta successi consecutivi allo Stadium.
This post was last modified on 26 Febbraio 2017 - 10:14