Juve-Bologna 3-0, l’analisi tattica. Il gioco delle coppie e un Higuain tuttofare

Il 2017 è iniziato come doveva. La Juve ha vinto e, a parte qualche piccolo sprazzo, ha anche convinto. I bianconeri hanno divorato un coraggioso Bologna grazie a un Higuain in grande forma, ai limiti della perfezione, e a un gioco delle coppie sugli esterni tremendamente efficace. Sturaro e Asamoah sulla sinistra, Khedira e Lichtsteiner sulla destra. E la difesa del Bologna non ha capito quasi più nulla.

SUPERIORITA’ ESTERNA

Il gioco delle coppie, dicevamo. L’intesa tra Sturaro e Asamoah da una parte e Khedira e Lichtsteiner dall’altra ha fatto la differenza. Sui due assi si è sviluppato principalmente il gioco della Juve, con sovrapposizioni continue e scambi che hanno consentito sempre di conservare superiorità numerica e di non farsi mai cogliere impreparati. Benissimo, in particolare, Kwadwo Asamoah, che ha aiutato tanto anche in alcune situazioni in uscita, con quelle qualità che gli avevano consentito di emergere anche in zona più centrale. Il funzionamento perfetto delle corsie ha consentito a Pjanic di avere più spazio, permettendogli di far emergere tutte le sue qualità.

HIGUAIN TUTTOFARE E CLAUDIO IL GESTORE

Da evidenziare senza ombra di dubbio la prestazione di Higuain. Al di là dei gol, il Pipita ha galleggiato bene tra le linee, si è abbassato con intelligenza e ha smistato alla grande i palloni più complicati. Il primo a pressare, ma anche pronto ad abbassarsi a centrocampo quando la squadra si ritrova in fase di attesa. E da segnalare la partita di Marchisio. Il Principino non ha incantato, soprattutto nel primo tempo, ma nella ripresa ha capito la situazione personale e di squadra e si è abbassato in linea con i difensori, per tirarsi fuori dal pressing e favorire il palleggio.

Edoardo Siddi

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