Dal 2017 vorrei… il ritorno del cavaliere dalla sua signora

Vittorie, trofei, gol mozzafiato, campioni affermati e giovani talenti. Nel nuovo anno per la Juventus si potrebbero volere tutte o solo una di queste cose. A dire il vero, però, sarebbe anche troppo semplice per quei tifosi che si sono sempre professati degli autentici sognatori. Ecco, sognare, ma non troppo. Dal 2017 potremmo invece chiedere alla Juventus una cosetta, che potrebbe sembrare anche ovvia, in realtà è una “cosona”, che ovvia non è ma potrebbe fare, ancora una volta, la storia.

ESEMPIO. Un solo desiderio nel nuovo anno: Alessandro Del Piero alla Juventus. Non come quando arrivò da calciatore nel lontano 1993, sia chiaro, Alex era poco più un ragazzino che stregò Boniperti tanto da convincerlo a fargli firmare il suo primo contratto con la Juventus. Purtroppo Pinturicchio, come amava chiamarlo l’avvocato Agnelli, ha appeso le scarpe al chiodo. Alex, però, rimane un patrimonio della Juventus, del calcio e di tutto lo sport in generale. Far restare per così tanto tempo una leggende del calcio e dei colori bianconeri come Alessandro Del Piero lontano dalla Juventus sarebbe un sacrilegio. Non è una questione solo di amore, di tifo o di passione, c’è di più. Del Piero ha dimostrato sul campo, di gioco e della vita, che può rappresentare un esempio per tutti. Non sfruttare queste sue qualità sarebbe un vero e proprio peccato. Al netto di possibili e probabili frizioni interne alla società, del ritorno di Alex in bianconero in una veste dirigenziale o nella veste che meglio crede di poter o voler ricoprire, gioverebbe a tutti, proprio tutti. Società, squadra, tifosi. Nessuno avrebbe mai il coraggio di storcere il naso di fronte ad una notizia del genere. Che lo si voglia o no Alex Del Piero rappresenta la Juve, la juventinità, più di molti dirigenti presenti e passati, più di molti calciatori o altre rispettabilissime figure che ruotano intorno alla società bianconera. Senza offesa s’intende, chiaramente. Però è bene chiarirlo, il calcio è e deve essere anche emozione, al momento niente sarebbe più romantico e emozionante di un ritorno a casa, perchè la Juve è la sua casa, del ragazzotto di San Vendemiano.

GIUSTA CONCLUSIONE. Dopo il disastro calcistico che ha colpito la Juventus nel 2006 con Calciopoli, alcuni campioni decisero di restare. Gli stessi campioni che tra i tifosi vengono ricordati con più passione e che, giustamente, hanno avuto il benestare degli stessi tifosi bianconeri al momento del loro ingresso in società. La stessa Juventus ne ha guadagnato quanto a immagine e serietà. Un esempio su tutti, Pavel Nedved, attuale vicepresidente della Juventus. E nel 2006 mentre si cercava di recuperare il massimo dalle macerie post calciopoli, Del Piero, dopo aver alzato la coppa del mondo a Berlino con l’Italia, era già lì, pronto, al servizio del popolo bianconero. Del Piero ha dato molto alla Juve ma ha anche ricevuto tanto, sia chiaro. In termini di prestigio e affetto, senza dubbio. Ma il comportamento di Alex nel punto più basso della storia calcistica bianconera è rimasto e rimarrà per sempre indelebile negli occhi e nei cuori di chi quella storia l’ha  vissuta. Ecco perchè un suo ritorno in società rappresenterebbe la chiusura di un cerchio, una giusta conclusione, l’apoteosi, l’evento più emozionante per quelle storie d’amore e quelle frasi detto, forse, un pò per scherzo ma che poi, a lungo andare, lasciano segni indelebili: “La Juve retrocede in serie B, Del Piero resta? Un cavaliere non abbandona mai la sua signora”. Ecco, sembra proprio esser giunto il momento di tornare a casa caro Alex.

Aristide Rendina

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