Allegri, si ricomincia

Ormai ci siamo. Oggi è lunedì 15 agosto, o Ferragosto se preferite, ed è ufficialmente iniziata la settimana che porta all’inizio del campionato di Serie A 2016-2017. Nonostante gli Europei ci abbiano tenuto compagnia fino ai primi di luglio c’è una voglia di calcio giocato palpabile nell’aria. Il calciomercato è bello eh, ma vuoi mettere il fischio d’inizio, i cori, l’adrenalina, le urla per i gol fatti e i “noooo” per quelli sfiorati. In attesa che tornino i nostri beniamini si guardano le Olimpiadi, la Premier, la super coppa di Spagna, di Germania, la Eredivisie, le partite dei bambini nei campetti dell’oratorio, qualsiasi cosa con un pallone che rotoli

Doppio compleanno. In questa estate di calciomercato matto, che ha visto la Juve fare operazioni faraoniche in entrata e in uscita sia in termini economici che per il tasso tecnico dei giocatori che si sono mossi, la sicurezza è data dalla guida tecnica, quel Massimiliano Allegri che in queste ultime settimana ha celebrato un doppio compleanno. Il suo personale, che lo ha portato a spegnere qualche giorno fa le 49 candeline, e quello con la Signora d’Italia, essendosi ormai compiuti i due anni sulla panchina della Juve. Proprio il nostro tecnico sembra essere uno dei pochi ad essere rimasto più realista del re come si diceva una volta. A fronte del mercato senza precedenti messo in atto dalla coppia Marotta&Paratici, in tutte le recenti interviste ha (giustamente) dichiarato che lo scudetto è tutto da giocare e con un a frase d’effetto ha seduto un po’ tutti: “c’è un piccolo problema, partiamo da zero punti come gli altri”. Vero verissimo, lapalissiano, ma di questi tempi dove si cerca di impalmare la Juve sotto l’ombrellone, giochino peraltro assai pericoloso soprattutto dal punto di vista psicologico, è necessario che il mister butti tanta acqua sul fuoco. E non si è risparmiato nemmeno una battutina nel suo congedo a Pogba, dicendogli che non ci potremo incontrare in Champions questa stagione perché lui non la giocherà. Altrettanto vero e lapalissiano, giusto per sottolineare che la squadra che ha lasciato a oggi è forse meglio di quella dove è andato il francese. E permetteteci anche questa riflessione personale, probabilmente mostrando un pochino di orgoglio di esserci lui a guidarla, questa che ormai sembra una fuoriserie bella e buona e che saprà far girare al meglio.

I regali della Società. Quest’anno la Juve ha deciso di fare dei bei regali al suo e nostro mister con giocatori fortissimi, di caratura internazionale, che permetteranno ad Allegri di sbizzarrirsi anche nei moduli e nelle scelte. Quel che abbiamo sempre riconosciuto al tecnico livornese, noi che ne siamo fan della prima ora, è la sua grande capacità di adattarsi ad utilizzare il materiale che ha a disposizione. Dopo averlo dimostrato il primo anno facendo rendere al meglio una squadra completamente non sua, lo ha confermato il secondo dove la sua impronta si è vista eccome. Questo è il terzo anno, quello della controprova, quello dove gli arrivi sono dBanner_editoriale_Dario_Ghiringhelli1avvero all’altezza di una super potenza europea e che anche le partenze di Morata e Pogba sembrano non aver indebolito troppo. Starà ad Allegri farci ancora di più gioire della nostra Juve e per quel che abbiamo visto dalle prime uscite le premesse sono davvero ottime. Considerando anche il grandissimo lavoro che lui stesso ha fatto per portare Dybala ad essere quel che è oggi, siamo sicuri che in primis il giovanissimo talento Pjaca potrà giovare delle sue “cure” se il ragazzo seguirà la strada che gli verrà indicata. Gli altri che son già campioni non potranno che portare ulteriore benzina al motore della fuoriserie, e siamo sicuri che con un pilota così ogni singolo cavallo sarà sprigionato al momento giusto.

Mancano pochi, pochissimo giorni. La Juve tanto per cambiare gioca in anticipo di sabato sera, un esordio di lusso in casa con la Fiorentina. Ancora pochi giorni e l’attesa è finita: (con) Allegri, si sta per cominciare.

Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)

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