Edinson Cavani: tra esaltazione e scetticismo, è lui il top player che serve alla Juventus?

La Juventus aggiunge un altro titolo, nella notte dell’Olimpico, ai due già conquistati in precedenza: la Supercoppa italiana e lo Scudetto. Morata regala, infatti, ai bianconeri, al minuto 110, l’undicesima Coppa Italia della storia del club. Un goal, quello dello spagnolo, che profuma di addio, un goal tanto meraviglioso quanto malinconico. Intanto la Vecchia Signora, che ha  fatto incetta di trofei, comincia già a porsi nuovi obiettivi per la prossima stagione. Il sogno è quello di un exploit a livello europeo, lo spera la dirigenza e ancor di più lo sperano i tifosi. Il calciomercato è alle porte, i nomi accostati alla Juventus sono tantissimi, i calciatori che permetterebbero alla squadra di compiere un concreto salto di qualità sono davvero pochi. Si interverrà sicuramente in difesa, magari con un difensore centrale e un esterno basso, qualcosa si farà certamente a centrocampo sia in entrata che in uscita, diversa, invece, è la situazione legata al reparto offensivo. Infatti, in caso di permanenza di Morata il palco attaccanti risulterebbe completo e all’altezza, soltanto nell’ipotesi in cui lo spagnolo dovesse partire direzione Madrid si provvederà ad intervenire adeguatamente sul mercato. Il nome che fa impazzire e al contempo divide il popolo bianconero è quello di Edinson Cavani. L’ uruguaiano formerebbe con Dybala un attacco tra i più forti in circolazione, dalle indubbie qualità tecniche e tutto sudamericano, ciò nonostante continua a perdurare lo scetticismo intorno al calciatore del Psg. Allora è lecito chiedersi: Cavani serve davvero alla Juventus? 

Edinson Cavani la Serie A la conosce alla perfezione. Non avrebbe bisogno di ambientarsi, non avrebbe bisogno di un lento e graduale inserimento in squadra, sarebbe già “pronto all’uso”. D’altronde gli anni più prolifici dal punto di vista realizzativo li ha vissuti proprio al Napoli: 138 presenze e 104 goal con la maglia azzurra. Numeri che lo consacrano come terzo miglior “bomber” di sempre del club partenopeo alle spalle di Maradona e Sallustro, come miglior marcatore della storia del Napoli nelle coppe europee. Insomma, Cavani sa fare goal e lo fa sia in Italia che in Europa. Niente male per gli obiettivi che la Vecchia Signora si è prefissata per il prossimo anno. In Francia il trend non è cambiato, infatti, al Paris Saint-Germain 148 presenze e 81 goal realizzati. E se si considera che spesso e volentieri è stato utilizzato come esterno d’attacco, in modo tale da permettere a Zlatan Ibrahimović di agire da prima punta, questi numeri assumono un peso, un’ importanza ancora maggiore. Inutile dunque mettere in discussione l’uruguaiano sotto questo punto di vista. Cavani darebbe sicuramente un apporto importante in termini di marcature, è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, ma allora dove nasce lo scetticismo di alcuni intorno al suo nome?

La Juventus si è contraddistinta negli ultimi anni per aver varato una strategia di “svecchiamento”, una “linea verde” che ha portato a Torino tanti giovani di qualità e di belle speranze. Le ultime sessioni di mercato hanno, infatti, visto i bianconeri interessarsi e finalizzare l’acquisto di floridi talenti, tutti nati negli anni ’90. Cavani è un classe ’87, ha 29 anni, ne compirà 30 il prossimo febbraio. Il sudamericano non è propriamente un talento in erba con tutta la carriera davanti, ma un campione affermato, quasi trentenne e che si prepara agli ultimi 4-5 anni della sua vita da calciatore, almeno ad alti livelli. Insomma, un affare, un obiettivo assolutamente in controtendenza con la strategia pensata e intrapresa dalla Vecchia Signora. Cavani a Parigi guadagna 9,5 milioni annui. Quello dell’attaccante è un ingaggio “faraonico”, sicuramente non alla portata della Juventus. Non alla portata della stragrande maggioranza delle squadre europee. Basti pensare che il calciatore più pagato tra i campioni d’Italia è attualmente Paul Pogba con 4,5 milioni annui, la metà di quanto percepito dall’uruguaiano. Difficile, quindi, se non impossibile, che le parti riescano a trovare un accordo, a meno che Cavani non sia disposto a rinunciare a una larga fetta del proprio lauto ingaggio. Ma questa ipotesi, al momento, sembra difficilmente percorribile. Altro fattore di perplessità e scetticismo è rappresentato dal costo del cartellino di Edinson Cavani, dalla richiesta formulata dal Paris Saint-Germain per la cessione dell’attaccante50 milioni di euro, non uno in meno. Un prezzo iniquo se rapportato all’età del calciatore, che ha spaventato e non poco la Juventus e le altre pretendenti. Per i bianconeri spendere una cifra importante, come quella da investire per Cavani, vorrebbe dire limitare lo spazio di manovra per un centrocampista di spessore come lo è ad esempio Miralem Pjanić o André Gomes. La società bianconera preferirebbe, anche al netto della partenza di Morata, investire una cifra tanto importante in un settore del campo in cui vi è maggiormente bisogno e sostituire eventualmente lo spagnolo con un profilo di calciatore diverso, magari un giovane di prospettiva.

Inoltre non è da sottovalutare l’ipotesi secondo la quale l’eventuale arrivo di Edinson Cavani, sicuramente “primadonna” in campo e forse anche fuori dal rettangolo verde, possa creare qualche scompenso nello spogliatoio Juve. L’attaccante uruguaiano potrebbe minare gli equilibri esistenti e, assodato che alla Juventus la differenza negli ultimi anni l’ha fatta anche e soprattutto la compattezza e l’unità del gruppo, questo è un rischio che probabilmente non vale la pena prendersi. Ecco perché Marotta e Paratici sono al lavoro per provare a trattenere a Torino Alvaro Morata. Lo spagnolo è un calciatore giovane, ha ampi margini di miglioramento e un grande affiatamento con i compagni. Tuttavia il Real ha dalla sua il famoso diritto di “recompra”, ma l’intenzione dei madrileni è quella di rivendere l’attaccante in Premier League, in modo tale da generare un’ importante plusvalenza. La Juve lavora allora sulla volontà del calciatore di rimanere in bianconero, ma al momento una sua permanenza pare davvero complicata.

Il calciomercato è alle porte e tutto può succedere, anche che alla fine Cavani arrivi in bianconero. La Juventus si ritroverebbe in tal caso, innegabilmente e oggettivamente, con una coppia offensiva di prim’ordine, tra le più forti al mondo. Dybala e Cavani potrebbero infatti completarsi alla perfezione. El Matador ha dato il meglio di sé nel ruolo di prima punta, negli anni al Napoli, dimostrando di poter fare la differenza in Serie A, e certamente la Vecchia Signora si ritroverebbe ad avere a disposizione un vero cecchino da affiancare a Dybala, a cui piace soprattutto agire da seconda punta avendo grandissime doti da palleggiatore. Acquistando Cavani i bianconeri formerebbero indubbiamente una coppia d’attacco stellare e il sogno europeo sembrerebbe meno lontano. Un affare, quello Cavani, che assumerebbe i connotati, qualora andasse in porto, dell’operazione Tevez. Anche l’argentino arrivò a Torino non in tenera età, a 29 anni, e anche nel caso di Carlitos le preoccupazioni maggiori erano rivolte all’equilibrio del gruppo e dello spogliatoio bianconero. Tuttavia Tevez fu acquistato a cifrcavanie contenute dal Manchester City, ma l’ingaggio percepito dall’attaccante, 4,5 milioni annui, era da vero top player. La Juventus potrebbe far leva, proprio come accaduto con Tevez, sulla scontentezza di Cavani e sulla voglia di rivalsa dell’attaccante sudamericano. Con Tevez la Juve ha portato a casa due scudetti  e disputato una finale di Champions League, chissà cosa possa accadere con l’eventuale arrivo del “matador” Cavani.

Luca Piedepalumbo

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