Dal pressing di Mandzukic, ai miracoli di Buffon: ancora una volta la Juventus vince blindando la porta

Alla fine, contro ogni pronostico iniziale, l’impresa è arrivata: la Juventus è campione d’Italia per la 34esima volta nella sua gloriosa storia e addirittura per la quinta volta consecutiva. Un campionato, quello disputato dai bianconeri, che entrerà, di diritto, negli annali del calcio. Una squadra capace di risollevarsi eroicamente dalle difficoltà iniziali, capace, da quella sera del 28 ottobre 2015, di macinare la bellezza di 73 punti sui 75 a disposizione negli ultimi 25 match di campionato. Numeri “pazzeschi” che danno l’idea dell’impresa compiuta dalla Vecchia Signora, data da tutti per spacciata, ma che, ancora una volta, guarda tutti dall’alto verso il basso. Una rimonta mai vista prima, mai nessuno come la Juventus in Italia. Infatti, nell’era dei tre punti (formula introdotta nel 1994-95), nessuno ha vinto lo scudetto recuperando undici lunghezze dalla vetta. Una scalata che ha dell’incredibile, una Juventus convincente, “arrogante”, a tratti spettacolare. Una squadra fredda, organizzata e cinica: in poche parole dominatrice sotto tutti i punti di vista.

SI VINCE CON LA DIFESA – Da più di dieci anni la miglior difesa coincide con impressionante precisione allo scudetto e ben più del miglior attacco. Lo dicono soprattutto i numeri e non è certo una sorpresa: con la miglior difesa, si vince. Solo tre reti subite dai bianconeri in quindici partite, nel girone di ritorno. Un ruolino di marcia impressionante, una squadra che continua a macinare record e a bruciare primati. Dunque, Non solo la striscia ‘super’ di punti, ma anche una difesa che si conferma ormai da anni vero e proprio “bunker”, punto di forza della Vecchia Signora. Dalla stagione 2011\2012, la prima con Antonio Conte in panchina, che segna il ritorno al successo in Italia, la Juventus ha sempre chiuso il campionato imponendosi come miglior difesa della competizione, e, da allora, questo dato corrisponde anche con la vittoria finale dello scudetto. Insomma, la squadra bianconera ha sempre costruito i suoi successi su una fase difensiva a dir poco impeccabile, una “super difesa” protagonista anche e soprattutto di questo quinto titolo consecutivo, di questa incredibile rimonta. Lo ha ripetuto più volte mister Allegri: “Se difendiamo in undici le cose funzionano meglio”. L’allenatore livornese può contare su uomini di esperienza come Barzagli, Bonucci e Chiellini,la famosa “BBC”, il terzetto difensivo più forte d’Europa, ma anche su difensori di altissimo livello come Martin Caceres, destinato con ogni probabilità a lasciare i bianconeri a giugno, e il giovanissimo Rugani, piacevole sorpresa di questa seconbuffonda parte di stagione. Senza dimenticare esterni che riescono ad abbinare grandi qualità tecniche a sublimi doti difensive come Patrice Evra, il brasiliano Alex Sandro e il “treno svizzero” Lichtsteiner. la Vecchia Signora si è mantenuta impenetrabile. Questo può significare soltanto una cosa: l’ingranaggio difesa funziona ottimamente ed è perfettamente collaudato.

IMBATTIBILITÀ – A coronamento di una stagione straordinaria sotto tutti i punti di vista, in particolar modo quello difensivo, è arrivato nel corso di questo campionato anche il record di imbattibilità di Gigi Buffon, che ha superato, nel derby contro il Torino, Sebastiano Rossi fermo a 929′. Il capitano bianconeroha disputato, a 38 anni, una delle sue migliori stagioni alla Juventus, risultando sempre determinante e fondamentale: in campo con le sue “miracolose” parate, fuori dal terreno di gioco con il carisma e la grinta che lo contraddistinguono.

SI DIFENDE IN 11 – E’ ovvio, quando si parla di record che riguardano le prestazioni difensive i protagonisti principali sono gli uomini che compongono la difesa, ma, in una “macchina perfetta” come quella costruita da Max Allegri, tutti danno il loro contributo difensivo, a partire dagli attaccanti. A tal proposito possiamo prendere in considerazione soprattutto l’esempio portato da Mario Mandzukic. Da vero guerriero il croato pratica il suo gioco fatto di pressione alta e rabbiosa della retroguardia avversaria, di vera e propria battaglia con i difensori, di sponde, di pochi movimenti ma precisi e puntuali. E’ vero è un “bomber” e segna tanto, ma il gol è quasi l’ultimo dei suoi pensieri, il primo è andare a pressare finanche il portiere, fare la lotta per facilitare il recupero palla dei compagni e rendere fin da subito meno pericolose le manovre avversarie. Una Juventus generosa, una squadra che non si risparmia mai, ma che lotta e corre fino alla fine: questo è stato il segreto di una stagione fenomenale, del quinto scudetto consecutivo, forse il più bello di tutti.

Un reparto difensivo protagonista di una delle stagioni più spettacolari della storia bianconera. Una difesa, quella juventina, che si è affermata tra le migliori al mondo ed è alla base delle grandi vittorie e soddisfazioni degli ultimi anni. Una squadra destinata ad entrare per sempre negli annali del calcio. Un tecnico, Max Allegri, che ha saputo magistralmente tirare fuori il meglio da questi ragazzi, costruendo un gruppo compatto e soprattutto dalla mentalità vincente. La maestosità di questa impresa forse non è stata compresa da tutti. Tra qualche decennio si parlerà della “grande Juventus”, e noi l’abbiamo vissuta. Cinque anni che entreranno nella leggenda del calcio.

Luca Piedepalumbo

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