Per vincere i campionati non servono solo le gambe, serve soprattutto la testa!

La 31esima giornata del campionato di Serie A 2015/2016 è stata definita da praticamente tutti i media sportivi “la giornata decisiva del campionato”, in quanto la Juve ha allungato a +6 punti il margine di vantaggio tra lei e la sua prima inseguitrice, il Napoli. I bianconeri hanno infatti vinto sabato 1-0 in casa contro l’Empoli, mentre i partenopei sono caduti rovinosamente a Udine, perdendo partita (1-3) e testa (Sarri e Higuain espulsi).

buffon

ASPETTO MENTALE DECISIVO –Focalizzandoci sul Napoli, dopo la partita di ieri si è parlato più della scenata isterica di Higuain dopo il doppio giallo inflittogli dall’arbitro Irrati e dell’espulsione di Sarri che del campo. Anche tantissimi giornalisti hanno preso posizione sul caso, prendendo una determinata posizione. E, purtroppo, molti si sono schierati a favore di Higuain, cercando di minimizzare l’accaduto. Comunque, il fatto c’è stato, e non si può non sottolineare come queste scenate isteriche da parte di due simboli del Napoli, addirittura l’allenatore e anche il proprio bomber, possano distruggere i partenopei. Diventa quindi fondamentale analizzare l’importanza dell’usare la testa in determinate situazioni di pressione. E qui il Napoli è caduto nella trappola, dimostrando di essere una squadra non ancora pronta per reggere le pressioni in una lotta scudetto. Higuain ha mostrato tutti i suoi limiti mentali: è vero, calcisticamente è un fenomeno ma, evidentemente, questo nel calcio moderno non basta! Il Pipita ha mostrato il suo lato mentale più buio, fatto di sceneggiate isteriche e pianti nervosi. Il suo allenatore Maurizio Sarri, del resto, non è stato da meno: le sue polemiche senza senso e la voglia di giocare sempre sulla sudditanza psicologica della Juve in Italia sono stati clamorosi autogol e hanno mostrato che il tecnico toscano è un buon allenatore, ma forse non acnora pronto a giocarsi un campionato.

LA JUVE DOCET –Il Napoli, dunque, sta perdendo la lotta scudetto su tutti i fronti: sia dal punto di vista della classifica, sia da quello psicologico. La Juventus, dal suo canto, sta invece dimostrando di essere veramente la squadra più forte che il calcio italiano può esportare in Europa: mai una polemica, dopo il momento iniziale di crisi tutti zitti a lavorare e, alla fine, i risultati si stanno vedendo. 20 vittorie su 21, record di imbattibilità di Buffon e allungo in classifica sono solo alcuni degli esempi che la mentalità bianconera ha prodotto in questo campionato. Eh sì, cari lettori, ciò che è successo in questa stagione a Torino è stato determinato soprattutto dalla forza mentale dei bianconeri: esempi evidenti di ciò sono stati gli sfoghi di Buffon e Evra dopo la sconfitta di Sassuolo. Da lì, la svolta! Cosa è successo in quelle ore post partita? Semplicemente 25 giocatori e tutto lo staff tecnico si sono guardati in faccia e hanno deciso di remare tutti dalla stessa parte, cercando l’incredibile rimonta. E i risultati sono arrivati: ora la Juve è a un passo dal suo quinto scudetto consecutivo e, vedendo, questo Napoli nervoso e avvilito, la strada sembrerebbe ormai in discesa.

Il consiglio per il Napoli e i napoletani, dunque, è di imparare qualcosa dalla mentalità vincente della Juventus, anche se questo potrebbe significare venerare l’eterna rivale…

Simone Calabrese

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