Serve una Tucu-mano

Roberto Pereyra è stato una delle rivelazioni della scorsa stagione; fondamentale nel 4-3-1-2 di Allegri che lo vedeva come unica pedina in grado di ricoprire il delicato ruolo di trequartista e titolare nel 4-3-3 tutto fantasia della Selección Argentina di Gerardo Martino. Un brutto infortunio muscolare ne ha tuttavia frenato l’ascesa, impedendo al Tucu di confermare quanto di buono fatto l’anno passato.

roberto-pereyra-juventus-serie-a_1snpc250hsf6a1hnvqfcg995puSENZA DI LUI, SI CAMBIA – Benché il suo stop sia coinciso con il filotto di vittorie che hanno caratterizzato la remuntada juventina, la sua assenza si è fatta sentire non poco. Il ritorno al 3-5-2 è dipeso proprio dalla mancanza di un trequartista che, nonostante l’acquisto di Hernanes (poi relegato in cabina di regia), vedeva il venticinquenne argentino come unico possibile interprete. Questo dimostra quanto fosse importante per squadra e allenatore, che lo consideravano non solo essenziale dietro le due punte, ma anche prezioso jolly di centrocampo come mezz’ala.

ORA TOCCA A TE – Al rientro dall’infortunio, dopo 3 mesi lontano dai campi, Pereyra ha trovato una Juve trasformata: archiviato il 4-3-1-2, Allegri ha puntato prepotentemente sulle proprie ali che hanno visto in Cuadrado e Alex Sandro due tra i migliori giocatori di quest’anno. Ora, dopo essere rientrato ed aver giocato qualche spezzone di gara, tutti si aspettano un grande Tucu per un finale di stagione che tra infortuni e squalifiche vede la Juve costretta a puntare su coloro che si sono visti meno fino ad ora e Pereyra potrebbe essere l’asso nella manica.

D’altronde per vincere il quinto titolo consecutivo serve uno sforzo extra e con una tucu-mano in più sarà più semplice.

Pietro Pregnolato

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