Pronti per il rush finale: ora testa solo a Campionato e Coppa

Arrivati a questo punto della stagione, l’imperativo è solo uno: vietato farsi intimidire dalle voci, qualunque esse siano. Critiche offensive, calciomercato, veleni, torti arbitrali e via dicendo. Adesso bisogna guardare dritti in direzione degli obiettivi rimasti, ovvero Campionato e Coppa Italia. Si sa, l’ambiente ostile – nei confronti della Juventus – esiste ormai da diversi anni e anche attraverso manifestazioni piuttosto eclatanti; che, a volte, divengono addirittura fuorvianti, lontane dalla vera realtà dei fatti. Spiace dirlo, ma ormai i calciatori bianconeri appaiono abiutati a certi climi fin troppo “caldi”. Animi accesi, fiato sul collo, parole dure provenienti da chi invece dovrebbe garantire sempre l’obiettività, tenendo lontano personali “dubbi” o perlplessità. Ma tant’è.

Eppure, nonostante tutto, negli ultimi quattro anni la “Vecchia Signora” ha comunque ottenuto dei risultati importanti. Segno evidente di forza. Una forza che risiede soprattutto nello spirito di gruppo. Perché ogni partita, Buffon e compagni non affrontano solo avversari calcistici. L’intera società di Corso Galileo Ferraris deve incontrare infatti – a match terminato – altri “nemici”. Sembra come se dovessero venire giocate due partite: prima quelle sul rettangolo verde, poi quelle davanti alla moviola. Terreni in cui taluni chiedono quasi conto alla Juventus degli errori arbitrali, dimenticando che forse, in ogni partita ne vengono fuori di variegati.

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Il brutto è che certe insinuazioni – oltre a ledere l’onore juventino – rischiano di far scordare all’opinione pubblica una cavalcata di ben 15 vittorie consecutive. Gara dopo gara, i ragazzi di mister Allegri hanno strappato il primo posto al Napoli, vincendo, peraltro, l’ultimo scontro diretto. Dettagli che i principali “detrattori” della Juve dimenticano (o magari volutamente omettono, chi lo sa), facendo penetrare sentimenti negativi. Odio, rabbia, invidia. Peccato. Peccato perché davanti alle evidenti vittorie di Napoli e Roma avvenute all’andata nessun bianconero ha avuto da recriminare nulla, accettando sportivamente il risultato.

Ebbene, proprio tale atteggiamento umile ha permesso di lavorare sodo e tornare in vetta alla classifica. Stiano tranquilli e sereni, pertanto, i tifosi. Nessuna parolina di troppo, sbraitata nei salotti televisivi, scalfirà mai l’animo dei guerrieri diretti dal tecnico toscano. Anzi, semmai rinvigorirà gli atleti “zebrati”, fungendo da motivo in più per vincere.

Paolo Panico

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