Inter, Gardini nuovo dirigente. Il suo passato?

Giovanni Gardini in data 1° marzo 2016 sarà ufficialmente il Chief football administration dell’Inter. Quali saranno i suoi compiti?Gardini ricoprirà un triplo ruolo: curerà i rapporti istituzionali in Italia e all’estero, si occuperà della parte economica del mercato e gestirà l’area sportiva, rapporti con Mancini compresi.

Abbiamo fatto qualche ricerca ed abbiamo semplicemente analizzato dati disponibili a tutti. Gardini è laureato in giurisprudenza e nella vita è diventato un dirigente sportivo. Nelle ultime stagioni è passato per il Treviso nel ruolo di direttore generale, arrivando all’Hellas Verona, passando per il Livorno.

Nel club toscano rimane dal 2010 al 2012, periodo in cui non gestisce eccellentemente il patrimonio della società di Spinelli. Il patron amaranto negli anni precedenti aveva uno dei bilanci più in salute della serie A. Nel 2007 Spinelli chiude l’esercizio con un utile di 677 mila euro, nel 2008 di 3 milioni e 300 mila euro, contenendo il 2009 (anno in cui il Livorno ha militato in B, senza gli importanti proventi dai diritti televisivi della Serie A, ndr) con una perdita di 766 mila euro. Ed ecco che compare Gardini. Negli anni di chiusura esercizio del 2011 e 2012 il Livorno chiude con perdita complessiva di poco più di 3 milioni e 500 mila euro. Sarà solo un caso. Sicuro.

Per vari motivi e discussione con il Presidente del club, Gardini lascia la società e passa all’Hellas Verona con cui lavora dal 2012 al 2016. La prima stagione, grazie alla squadra allestita da Sean Sogliano c’è subito la promozione. D’altro canto i conti non tornano e, nonostante la salita in serie A, l’esercizio segnala una perdita di 6,9 mln. L’anno successivo il miracolo incredibile di un utile di 5,3 mln di euro. Come è potuto accadere? Qui nessuno ne parla e forse nessuno lo sa: la società Verona per sistemare i bilanci ha ceduto il marchio “Verona” per lo sfruttamento commerciale, marketing e comunicazione, alla correlata “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, preservando l’esclusiva titolarità del marchio ai fini del “titolo sportivo” in capo ad “Hellas Verona Football Club S.p.A.” e facendo segnalare una plusvalenza di 15.9 mln (anche in quel caso ci sarebbe stata una considerevole perdita, ndr).

L’ultimo bilancio, ovvero quello del 2015, è stato presentato con due giorni di ritardo rispetto alla chiusura prevista. Ha segnalato una perdita di circa 6.9 mln di euro e come se non bastasse la squadra è prossima alla retrocessione. Il ruolo di Dg è fondamentale. Cura tutte le operazioni e anche la scelta di Bigon è passata da Gardini. Una piccola domanda ad inizio mercato ci è frullata per la testa e ora è il momento di porla. Come è possibile che un direttore generale di una squadra medio piccola possa accettare che un giocatore 31enne ( Pazzini, ndr) firmi un contratto quinquennale da 1.6 mln di euro netti più bonus? Un investimento per la società di circa 16 mln di euro spalmato nel tempo?

Ora il passaggio all’Inter. I conti dei nerazzurri non sono dei migliori. Ci sono debiti ad interessi mostruosi e super rate da pagare. Come risolverà la situazione Gardini? Staremo a vedere.

Abbiamo semplicemente analizzato bilanci ufficiali. Sarà solo forse un caso, ma è ciò che accaduto in questi anni. Il signor Gardini ci perdonerà in tal senso. Buon lavoro.

Alberto Gencarelli

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