Juve, ragiona sul futuro: chi resta e chi parte nella prossima stagione

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La forza di un grande club, prima dei calciatori, è la società. E una grande società, per essere considerata tale, deve saper programmare il futuro. Con largo anticipo, pure: basta guardare al Barça, che pensa già a come sostituire Suarez: il nome che si fa, quello di Dybala, non piace sicuramente ai tifosi bianconeri, ma l’esempio è importante per capire il modus operandi delle big continentali. Un modo di fare di cui la Juve, in Italia, è maestra: per questo motivo, è opportuno fare qualche ragionamento sulla rosa di quest’anno. Ecco chi resterà nella prossima stagione e chi potrebbe, invece, fare le valige.

UNA CERTEZZA, MA… – A difendere i pali della Signora, com’è ovvio, ci sarà Buffon: il portierone bianconero ha recentemente dichiarato che si ritirerà dopo il Mondiale 2018, ma fino a quel momento il posto da titolare sarà suo. E, perciò, Neto dovrebbe partire: un errore di valutazione da parte sua, che forse sperava in un minutaggio maggiore, ma le offerte non gli mancano. La dirigenza è pronta ad ascoltarle, anche perché il brasiliano, arrivato a parametro zero, porterebbe in dote una buona plusvalenza. Per quanta riguarda Rubinho, invece, non è da escludere un altro rinnovo annuale. Se l’ex genoano avesse voglia di una nuova avventura, tuttavia, sarebbe lasciato libero senza patemi.

RIVOLUZIONE DIFENSIVA? – La difesa ripartirà da Bonucci e Chiellini, due colonne, mentre Litchtsteiner e Alex Sandro sono le certezze sugli esterni: il brasiliano è il futuro, mentre lo svizzero potrebbe rimanere per fare da chioccia a qualche giovane – Vrsaljko, si presume.

Caceres, a causa del lungo infortunio, non ha praticamente mercato, ma il suo contratto è in scadenza: se non si dovesse verificare lo scenario prospettato da SpazioJ – rinnovo al minimo sindacale – l’uruguaiano si troverebbe svincolato, in attesa di una nuova sistemazione.

Ma non è lui l’unico caso spinoso, anzi: Barzagli ed Evra non ha ancora prolungato il loro accordo con i bianconeri e, data la loro età, qualche dubbio è lecito. Il francese ha detto di “non cercare pensioni di lusso”, quindi vuole garanzie sull’impiego in campo, ma sembrano da scartare le ipotesi a stelle e strisce: occhio al Monaco, che è interessato. E anche per Barzagli non mancano sirene d’oltreoceano, ma le sue prestazioni eccezionali non dovrebbero lasciar spazio a ripensamenti: resterà, quasi sicuramente.

La patata bollente è Daniele Rugani: i pochi minuti giocati non lo soddisfano e, se non dovesse avere garanzie, potrebbe chiedere la cessione: un prestito potrebbe essere la soluzione ideale.

SPAZIO PER IL COLPO – Il centrocampo è il reparto da rinforzare, dove inserire un altro elemento di qualità. Il nome si sa ed è quello di Gundogan, ma qualcuno dovrà fargli spazio: nove elementi per tre posti sono troppi.

Marchisio e Sturaro sono intoccabili, mentre la situazione di Pogba è legata al mercato: un’offerta da cento milioni di euro farebbe barcollare non poco la dirigenza, ma una sua cessione non è nei piani. Il futuro di Khedira e Pereyra, invece, è da subordinare alle loro condizioni fisiche: se lo staff medico dovesse dare rassicurazioni, anche loro sono da annoverare nella rosa degli incedibili – a meno di proposte indecenti, s’intende.

Lemina, Asamoah e Hernanes non dovrebbero essere riconfermati: i primi due per i frequenti infortuni, mentre il brasiliano è stato un flop. Se Lemina tornerà a Marsiglia, per Hernanes e Asamoah resta da trovare una sistemazione: in prestito, probabilmente.

LA JOYA AL CENTRO – Il reparto offensivo riparte sicuramente da un nome: Paulo Dybala, con buona pace del Barcellona. La Joya non ha prezzo, almeno per ora. Le logiche del mercato potrebbero interessare gli altri attaccanti: Zaza e Mandzukic rimarranno, ma saranno valutate eventuali offerte importanti. E, se i due potessero tornare utili in qualche trattativa per un big, la dirigenza sarebbe ben disposta ad aprire un dialogo.

Discorso diverso per Cuadrado, che rientrerà al Chelsea – specialmente se ci dovesse essere Conte -, a meno che i londinesi non si accontentino di una cifra vicina ai quindici milioni di euro. Il piatto forte, si sa, è Alvaro Morata: verrà riacquistato dal Real Madrid? Forse sì, forse no. Le voci parlano di un possibile ritorno lampo a Madrid, per essere poi girato in Premier League: resta da vedere se Alvaro sia contento di una soluzione simile, ma un suo addio potrebbe aprire le porte a un grande colpo. E il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Edinson Cavani: la Signora ci sta lavorando.

Felice Lanzaro (@FeliceLanzaro)

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