Quantità e qualità, la Juve è al completo. Mercato di riparazione? No, grazie

Fateci caso: non si parla più di mercato. Gundogan, Lavezzi, Banega per gennaio, o chi per loro. Tutto tace, discorsi rimandati a giugno, la Juventus ha preso Mandragora ed ha chiarito più volte, per bocca di Allegri, che in inverno si compra soltanto se c’è la possibilità di migliorare ulteriormente la rosa. E per far ciò bisognerebbe spendere tanto, perché la società ha costruito una squadra completa in tutti i reparti: e i pezzi da “90” difficilmente si muovono a metà stagione. Perché soltanto un fuoriclasse assoluto potrebbe migliorare la rosa attualmente a disposizione di Max Allegri. Dunque, non arriva nessuno, e va bene così perché non ce n’è bisogno. Volete il pelo nell’uovo? Non c’è un vero sostituto di Leonardo Bonucci, ma nel senso che non esiste in Europa. L’alternativa? La difesa a quattro: e con il rientro del “Tucu” Pereyra, tutto diventa possibile.

DIFESA. Buffon e Neto: basta così. Barzagli-Bonucci-Chiellini: un ritornello che tra vent’anni suonerà simile al Combi-Rosetta-Caligaris di chi amava la Juve nei pioneristici anni ’30, o al Zoff-Gentile-Cabrini degli anni ’80. C’è poco (o forse niente) di meglio al mondo. Panchina: Caceres, che è tornato ai suoi livelli, e il miglior prospetto italiano del ruolo, Rugani. Fascia destra: l’instancabile Lichtsteiner, dietro di lui Padoin o lo stesso Martin Caceres. Sinistra, sceglier non saprei: l’esperienza e la classe di Evra, la potenza esplosiva e il sinistro tagliente di Alex Sandro. Fate voi.

CENTROCAMPO. La sapienza tattica e la classe di Marchisio, vero cuore pulsante della Juventus anche negli anni scorsi: perfetto nella doppia fase, abilissimo a schermare tutte le linee di passaggio ed a muoversi in orizzontale, consentendo alle mezz’ali di scalare rapidamente e non lasciare gli esterni in inferiorità numerica. Dietro di lui, il grande Max Allegri si è reinventato un altro regista, ossia quell’Hernanes che sarà ancora utile alla causa bianconera in un ruolo che sta tornando ad essere suo. Poi le coppie: Khedira-Sturaro da un lato, Pogba-Asamoah dall’altro. Il ghanese, insieme a Pereyra, rappresenta l’acquisto del mercato di gennaio: conoscete due giocatori più forti di questi due? Magari sì, ma bisognerebbe sborsare un cospicuo numero di euro. Il rientro del Tucumano consentirà, laddove necessario, il ritorno al 4-3-1-2, senza dimenticare Lemina che può rappresentare un’altra alternativa di lusso a Marchisio.

ATTACCO. Potremmo anche evitare, vista l’abbondanza, ma siamo costretti. Allegri ha insegnato a Dybala come si gioca a tutto campo, magari facendogli vedere i dvd delle partite di Tevez; forse avete notato i risultati. Poi sta lavorando tantissimo su Morata, che allo stesso modo si sta trasformando in una prima punta vera (fermo restando che lo spagnolo può giostrare anche da attaccante di raccordo tra i reparti). Infine, il mister ha lavorato molto anche su Zaza, che è una prima punta eclettica ma allo stesso tempo fredda in zona gol. Poi c’è il jolly Cuadrado, che sta imparando anche la fase difensiva nel 3-5-2. Ciò vuol dire che il tecnico bianconero gli ha insegnato che nel calcio non si può avere un pallone “personalizzato”, bensì esiste una squadra attorno con la quale rapportarsi e giocare. Infine l’attaccante più “cattivo” del mondo, l’uomo che pressa tutti dal 1′ al 90′, recupero compreso, e segna anche. Inutile stare a dirvi il nome.

LA SQUADRA B. Il dado è tratto, e crediamo di non peccare di presunzione dicendo che la Juventus ha probabilmente la miglior squadra “B” d’Europa (e uno dei migliori allenatori…). Facciamo la prova? Ipotizziamo un 4-3-1-2: Neto, Padoin, Rugani, Caceres, Evra; Sturaro, Hernanes (Lemina), Asamoah; Pereyra, Zaza, Morata. La Juventus, il mercato di riparazione, l’ha già fatto.

Gennaro Acunzo

Impostazioni privacy