Attenta Juve, la sfida col Carpi è piena di trappole

Carpi-Juventus sembra la classica partita da testacoda, sulla carta ha tutta l’aria di una partita senza storia. Niente di più falso: non ci sono certamente dubbi sulla differenza di tasso tecnico tra le due squadre, ma la Juventus deve stare attenta, perché le sorprese sono dietro l’angolo. La partita contro il Carpi potrebbe essere piena di trappole inaspettate ed elementi in apparenza insignificanti potrebbero mettere in difficoltà i bianconeri. Il pareggio col Frosinone deve ricordare che le sfide già vinte sulla carta possono trasformarsi in un incubo.

L’ORARIO – Giocare alle 12.30 non è mai semplice per una squadra, come la Juve, che durante tutta la stagione gioca quasi esclusivamente di sera. Tra Champions League, anticipi e posticipi, infatti, i bianconeri scendono in campo prevalentemente alle 20.45, con qualche eccezione alle 18 o alle 19, quasi mai prima: in queste prime sedici giornate di campionato, infatti, la Juve ha giocato solo tre volte alle 15. Già giocare nel pomeriggio porta a cambiamenti importanti nella preparazione, quindi è facile immaginare come un match alle 12.30 possa essere destabilizzante: si gioca praticamente otto ore prima del solito, contro una squadra che invece è abituata a giocare ad ora di pranzo o nel pomeriggio.

L’ESPERIENZA – Il Carpi sarà anche un volto nuovo della Serie A, ma ha tra le sue fila qualche giocatore che conosce bene il campionato italiano e che può aver aiutato i compagni ad acquisire una certa mentalità: Borriello, Zaccardo o Lazzari sono tutti giocatori d’esperienza che sanno come funzionano certe partite. Guai, quindi a sottovalutare questo aspetto. E guai a sottovalutare Marco Borriello, l’ex di turno che, nonostante gli ottimi ricordi della sua esperienza in bianconero, farà di tutto per trascinare la squadra e segnare a Buffon.

IL FATTORE PSICOLOGICO – Paura di un Frosinone bis? Per la Juventus sarà importante giocare con la consapevolezza di quello che è successo qualche mese fa a Torino con l’altra neopromossa, ma senza il timore di fare un’altra figuraccia. Problemi di questo tipo, però, la Juventus non ne avrà: conoscendolo, Allegri riuscirà a dare la giusta carica ai suoi. Che alla fine dovranno fare qualcosa di piuttosto banale, tenendo però conto di tutte le pericolose variabili: scendere in campo, segnare, ammazzare la partita e controllarla. Roba da Juve.

Alessandro Bazzanella

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