Il calciomercato invernale e i buoi da non far scappare

E’ iniziata la baraonda di nomi da accostare alla Juventus in vista del mercato di gennaio. Lavezzi, Oscar, Gundokan, Banega: tutti profili di primo piano, che andrebbero a colmare le lacune di un mercato estivo “abbondante” ma non sempre mirato. L’aumento dei ricavi (attestato dal bilancio del primo trimestre della gestione 2015-2016) può essere un dato importante, ma il trend va confermato su base annua ed è tutto da dimostrare che la dirigenza bianconera voglia fare investimenti importanti sin dalla sessione invernale. Anche perché è difficile immaginare che giocatori così importanti come quelli summenzionati vengano lasciati partire a campionato in corso (sebbene nel caso di Lavezzi la scadenza imminente potrebbe rappresentare un placet non da poco…).

LE LINEE-GUIDA DEL MERCATO. Ma il punto non è tanto questo, gennaio o giugno che sia: il nodo fondamentale è che il mercato segua delle “linee tattiche” ben precise. Cogliere le occasioni di mercato è sì importante, ma queste operazioni (tanto care a Marotta negli ultimi anni) non possono essere completamente “decontestualizzate”, anche perché non sempre può andar bene (ad esempio, Conte adattò la squadra del primo anno attorno a Pirlo, che non aveva chiesto…). E i dettami tattici ad una squadra li dà naturalmente l’allenatore. Vogliamo forse sottintendere che il mercato è stato portato avanti senza l’approvazione di Allegri? Forse non del tutto, ma in parte sì.

TREQUARTISTA O ESTERNO D’ATTACCO? La maledizione del trequartista (sembra quasi il titolo di un film) ha portato all’occasione (virgolette metaforiche) di Hernanes per una decina di milioni, e i primi mesi di mercato hanno mostrato quanto il brasiliano non fosse in cima ai desiderata di Max. Discorso diverso ma in fondo analogo per Cuadrado, non certo il giocatore che il tecnico livornese si aspettava di avere: a giocare gioca, ma la sua presenza sta costringendo Morata a snaturarsi. Ne vale la pena? A nostro giudizio, per niente. Ben venga allora Lavezzi (o chi per lui): perché in questo caso il 4-3-3 tornerebbe ad avere un senso compiuto, senza dimenticare le altre alternative tattiche che un giocatore come l’argentino potrebbe consentire.

IL CERVELLO E LA MEZZ’ALA. E le voci per Banega e Gundokan? Magari non arriverà nessuno dei due, ma che la società si sia resa tardivamente conto che serviva un regista in estate, è un dato di fatto. Marchisio può giocare in quel ruolo e Khedira è un’occasione ben sfruttata, ma la partenza di Vidal e i troppi infortuni di questa prima parte di stagione (leggasi anche Pereyra e Asamoah) hanno depotenziato il reparto centrale. Un vero regista colmerebbe (almeno tatticamente) la partenza di Pirlo e restituirebbe Marchisio al ruolo di mezz’ala, cosa che compenserebbe l’addio del cileno. Insomma, le premesse di questo calciomercato invernale sono interessanti, perché pare che la Juve sia intenzionata a chiudere con enorme ritardo la stalla: i buoi non sono ancora scappati, ma bisogna fare in fretta.

Gennaro Acunzo

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