Nazionale, quando il non-titolare veste Puma. Conte e la memoria breve

Siamo alla vigilia di Ferragosto del 2014, tra la calura estiva, arriva una notizia: Antonio Conte è il nuovo ct della Nazionale italiana. Il tecnico salentino, fresco di addio alla Juventus, firma un contratto biennale da un milione e 600mila euro con la Figc. Il pomo della discordia, però, sta nell’accordo con Puma, già sponsor tecnico della federazione (alla quale versa 18 milioni all’anno): l’azienda tedesca, infatti, contribuirà per ulteriori due milioni e 500mila euro all’ingaggio dell’ex allenatore bianconero. In cambio, almeno formalmente, dello sfruttamento dei suoi diritti d’immagine.

LA SCARPETTA TRICOLORE – Facile, però, immaginare un conflitto d’interesse. Puma, infatti, sponsorizza anche vari calciatori italiani, tra i quali il tanto chiacchierato Mario Balotelli. Conte assicura imparzialità, ma alla prima occasione buona scoppia la polemica: proprio Balotelli viene chiamato a sorpresa per la sfida contro la Croazia e molti ipotizzano un coinvolgimento dello sponsor. Lo stesso sponsor che, il giorno prima della diramazione della lista dei convocati, lancia un nuovo modello di scarpette tricolori, utilizzate dall’allora attaccante del Liverpool. Con tanto di pubblicità sui social network.

SOLO MERITOCRAZIA – Ma, appunto, sono solo ipotesi. Come dichiarato dallo stesso Conte, in Nazionale ci va solo chi gioca titolare nel proprio club. Nessun criterio extra-calcistico. In riferimento alla situazione di Zaza, infatti, il ct aveva detto ad agosto: “Simone è stato un titolare della Nazionale e deve ambire a esserlo alla Juve, ma se non gioca è un problema”.

UNA CONTRADDIZIONE? – A chi ha letto la lista dei convocati per Belgio e Romania, però, sarà saltata all’occhio una cosa: c’è Manolo Gabbiadini. Forte, per carità, ma non titolare. In campionato, infatti, è partito dal primo minuto in una sola occasione, collezionando in totale 191 minuti. Volendo fare un confronto con Zaza, il bianconero è partito tre volte titolare, giocando complessivamente 277 minuti. È vero che Gabbiadini ha giocato – e pure bene, per dovere di cronaca – di più in Europa. Ma basta questo per definirlo titolare?

UN’ALTRA COINCIDENZA – In giornata, sono state presentate le nuove maglie della Nazionale. E, indovinate, chi era uno dei modelli d’eccezione? Già, Gabbiadini, che guarda caso ha un contratto di sponsorizzazione in essere con la Puma. Ripetiamo, non si tratta di mettere in dubbio il valore del calciatore, o di paragonarlo con altri, ma semplicemente di notare come, un’altra volta, il convocato a sorpresa veste Puma (e non Prada). Coincidenze, già.

Felice Lanzaro (@FeliceLanzaro)

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