M’Gladbach-Juve, l’analisi dell’attacco – Le punte larghe ed il perno mancante

A sensazione, poteva andare peggio. Ragionando, poteva andare meglio. No, non tanto per il risultato: quanto per il gioco. Ben sviluppato nelle prime parti delle frazioni di gioco, poi miseramente scomparso tra la profondità ottenuta dal M’Gladbach e lo scellerato gesto di Hernanes. Ecco, altra sensazione: non avesse fatto quella sciocchezza il brasiliano, forse parleremmo d’altro. Forse.

MOVIMENTI – E forse dovrà parlare d’altro anche Allegri: è che dai suoi attaccanti proprio non si è fatto capire. Il duo Morata-Dybala sa promettere, però non mantenere. Né ambizioni, né aspettative. Perché per quanto il ruolo di centravanti voglia essere atipico, quello generico di attaccante andrebbe quantomeno rispettato nella regola d’oro: ossia nello stare in area. E poi nell’insistere contro il muro avversario, e nel farsi dare palla per poi far di sponda o scaricare. Insomma: il lavoro sporco, tremendamente utile. Lo spagnolo? Va largo a sinistra e prova sempre a rientrare, spesso non riuscendovi; l’argentino è invece ancora alle prese col ruolo di raccordo in mezzo al campo che dovrebbe trasformarlo nella giovane copia di Tevez. Hernanes, infine, “hernanesseggia” tra le linee, senza mai pungere, né osare.

BERSAGLIO MANCATO – E fino a qualche istante prima del rosso, non riusciva neanche a centrare la porta. Dei suoi tre tentativi, nemmeno uno arriva tra le braccia di Sommer. Dei diciassette totali della Juventus, appena tre hanno raggiunto lo specchio. È un problema. Grave, lieve: quel che volete. Resta ugualmente un problema. La soluzione? Diversificare la manovra offensiva, allargare il gioco, gettare dentro piedi vellutati. Come quelli di Paulo Dybala, ad esempio: che è dentro fin dal primo minuto, eppure in partita arriva con un pizzico di ritardo. Colpa dei dribbling, e dei sedici tentativi di saltare l’avversario che ha collezionato: sei, quelli riusciti, tra cui appena due effettuati sulla trequarti. Tutti gli altri, palle velenose e senza prole. Esattamente come la scelta dai Cuadrado unica punta con obbligo di ripiegare. Esattamente come questa Juventus: poco bella, infinitamente dannata. E con un attacco ancora in fase di rodaggio…

Cristiano Corbo

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