Tanti auguri Signora!

Un compleanno d’oro. E se lo merita.

La Signora ne ha passate tante, si è vista voltare le spalle da tutti e venir punita, si è vista sul tetto del mondo. Si è vista piena di gloria, si è vista irriconoscibile nei risultati e nel prestigio. La storia della Juventus è un mondo a sé lungo 118 anni, un racconto che non si può non conoscere se si è appassionati di calcio, anche se la propria fede costringe ad odiarla, la Signora; in Italia infatti o si è juventini o anti – juventini e anche questo è un onore, qualcosa che riempie l’ego.

La festa del 118 è un evento di organizzato nei minimi dettagli.  Ci metti un anno balbettante, ci metti un derby, allo stadio nuovo, e gli accoppi la voglia di rivalsa e l’occasione per ottenerla proprio contro i cugini. In questo contesto cali una perla di Pogba, da ricordare per anni, ma per rendere tutto epico ci vuole un po’ di dramma: l’invitato a sorpresa, Cesare Bovo, ha un’idea e piazza il pari.

Tutto qui? No. Novantatre sul cronometro e Cuadrado, il colpo di mercato dell’estate, si lancia su un pallone di Alex Sandro, altro volto nuovo, e mette il 2-1 in scivolata, con le ultime energie. Ora ci metti lo stadio che impazzisce, il Torino che esce desolato dal campo con un finale uguale a quello dell’anno prima, e si stappa lo spuntante. Può partire la festa. Il gol di Cuadrado è un po’ come quando ti regalano un sacchetto di pinoli e poi a guardare bene trovi anche due biglietti per un viaggio a Cuba. Inaspettato, esilarante.

Dopo la festa bisogna riordinare però, c’è da tornare seri perchè il lavoro da fare in stagione è molto. Non è certo la prima volta che capita un periodo grigio, la Juventus ci è già passata e ne è sempre uscita. Fiducia alla Signora, intanto BUON COMPLEANNO.

 

Roberto Moretti

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