Pogba, la ripresa continua. Finalmente concreto, ma non è tutto risolto

Un altro zero a zero, dopo quello di domenica contro l’Inter. Il Borussia Mönchengladbach si rivela un avversario ostico, almeno tanto quanto è complicato il suo nome. I tedeschi hanno messo in mostra un bel gioco, coadiuvato da un’ottima condizione atletica. La Juve ha avuto le sue chance, senza però che le abbia sfruttate: è un vizio da correggere, immediatamente. Ma, in continuità col derby d’Italia – almeno col secondo tempo -, c’è una nota lieta che farà piacere ai tifosi bianconeri: Paul Pogba si è mostrato in ripresa, finalmente.

BENE COSÌ, MA… – Il francese, protagonista di un avvio di stagione opaco, ha giocato una buona mezz’ora al suo livello. Tocchi di classe, ma non solo: la tanto attesa concretezza sembra abbia fatto capolinea nei pensieri del numero dieci. Meno frivolezze, più sostanza, come vuole Allegri. E pensare che il troppo egoismo di Morata gli ha anche negato una – forse due – grande occasione da gol. Il secondo tempo, però, serve da monito: non è tutto risolto. Al calo fisico, comprensibile, è coinciso un calo di concentrazione, che lascia ben intendere come ci sia ancora da lavorare.

FORZA, PAUL!Pogba non è al top. È tornato dalla nazionale con qualche problema, quindi almeno dal punto di vista della condizione ha qualche scusante. Un elemento della sua classe, tuttavia, deve prendere per mano la squadra. Quando l’ha fatto, specialmente nella prima frazione, i suoi compagni ne hanno tratto giovamento. Avere una forza della natura dalla propria parte, senza dubbio, è fonte di sicurezza, che fa solamente bene a una squadra ancora alla ricerca della propria identità.

VIETATO SBAGLIARE – Ora, però, il processo di crescita non può arrestarsi, deve continuare. Pogba non dovrà prendersi più periodi di pausa, come gli è capitato anche negli scorsi anni. Prima di ogni cosa, non gli possono essere concesse partite “di riposo”, nelle quali si estranea dal resto della squadra, cercando esclusivamente la gloria personale. Pogba deve iniziare a pensare da uomo-squadra, per diventare finalmente l’uomo-chiave. Nel frattempo, bentornato, Paul. Ci sei mancato, tanto.

Felice Lanzaro (@FeliceLanzaro)

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