C’è un limite a tutto: basta criticare Pogba

Gli uomini di mister Allegri sono impegnati nella preparazione del match contro il Borussia. Rosa quasi al completo, eccezion fatta per i lunghi degenti Lichtsteiner e Caceres. Si allena anche Paul Pogba, al centro di critiche ormai dall’inizio della stagione; le super prestazioni dello scorso anno e l’investitura del 10 hanno ulteriormente alzato le aspettative del popolo juventino su di lui.

Indubbiamente è un giocatore che spacca gli equilibri, il suo strapotere fisico e la tecnica lo portano ad essere un atleta nettamente superiore alla media; dal 2012 ad oggi ha collezionato ben 98 presenze, e con le sue vittorie è entrato nell’Albo d’Oro della Juventus. Ma la cosa che forse troppo spesso viene dimenticata è l’età di Paul, come di consueto viene esaltato quando incide ma altrettanto linciato quando stecca qualche gara.

Pogba è un classe 1993, e gioca in Italia ormai da quasi quattro anni. E’ assolutamente normale che un giocatore così giovane abbia alti e bassi, deve ancora capire la sua giusta dimensione e trovare la maturità giusta che solo l’esperienza può dargli; è da irresponsabili accusare il solo Pogba se la Juve è partita balbettando, è da sognatori aver pensato che le sorti di una grande squadra sarebbero dipese solo da un elemento.

Dunque, cari gentiluomini che ostracizzate Paul, bisogna aver pazienza e attendere che tutta la macchina Juve si rimetta in moto così da poter nuovamente gustare le giocate di un ragazzo che in quel freddo sabato di tre stagioni fa stese l’Udinese con due gol da cineteca.

Antonio Capizzi

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