Perché “Gigi Buffon” è più di un semplice nome

Negli ultimi giorni ha tenuto banco la notizia dell‘esclusione di Gigi Buffon dalla lista dei 59 per il Pallone d’Oro. Proprio così, per la giuria Buffon non merita nemmeno la citazione tra i migliori 59 giocatori della scorsa stagione; non stiamo qui a elencare tutti i trofei del capitano ma è doveroso ricordare quello che Gigi Buffon si è limitato a vincere nella stagione 2014/2015: uno scudetto, una Coppa Italia e la partecipazione alla finale di Champions League.

Traguardi pazzeschi, il tutto condito da prestazioni da vero campione. Basti ricordare che partita fece a Madrid contro il Real, oppure ai miracoli contro l’Olimpyacos nei gironi; insomma avete capito tutti che si tratta di una vera e propria BUFFONATA, citando il titolo con cui aprì la Gazzetta qualche giorno fa.

Ma noi andiamo controcorrente, noi diciamo che forse è meglio che Buffon non sia incluso nella lista di un Premio che con il corso degli anni è scaduto sempre di più; nessuno mai penserebbe di escludere uno che è considerato il portiere più forte della storia del calcio, ma ciò è stato fatto e bisogna prenderne atto.

Bisogna sottolineare come il Fifa Balon d’Or sia diventato l’ennesimo pretesto calcistico per fare business. Ci hanno levato pure questo. Passati i tempi in cui veniva premiato il migliore, il più forte, il più decisivo. Adesso è un mero discorso economico, tutto parte con la lussuosissima location in Svizzera, si continua con ospiti di grande spicco per terminare con la sfilata dei 3 fortunati che si contendono la vittoria finale; ma al di là dello sfarzo, che può essere giustificato, non si riesce più a comprendere il criterio di valutazione di ogni giocatore. 

Dunque, alla fine della lettura di questa lista, fatevi una grossa risata perché Gigi Buffon è molto di più di un nome…

Antonio Capizzi

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