Juve-Frosinone, l’analisi del centrocampo: Lemina sontuoso, Pogba croce e delizia

La Juventus incappa nel secondo pareggio consecutivo per 1-1 in casa; contro il Frosinone però è una beffa che arriva al 92′, dopo una partita letteralmente dominata. I bianconeri anno disputato un’ottima partita, con la sola pecca di non aver chiuso la partita. Buona la prova del centrocampo, che è stato incisivo e ha fatto sentire la sua forza in entrambe le fasi.

LEMINA SONTUOSO – La più grande sorpresa del centrocampo è stata Mario Lemina: il francese, infatti, è stato il migliore in mezzo al campo e secondo, forse, soltanto a Cuadrado nella partita. Lemina è stato, infatti, il metronomo della squadra, ma non solo: ha rincorso gli avversari, recuperato palla, raddoppiato e pressato i giocatori del Frosinone. Una prestazione da grande calciatore.

POGBA CROCE E DELIZIA, STURARO COMPITINO – Ci ritroviamo a commentare un’altra partita a metà di Paul Pogba: il francese ci ha oramai abituato ai match croce-delizia, in cui sforna spezzoni da autentico fuoriclasse e altri in cui sembra un bambinone lezioso in cerca della giocata del secolo. Il gol non arriva per questione di centimetri sul tiro a giro e sul colpo di testa a botta sicura, finito sulla traversa, ma sono troppi i palloni persi in modo superficiale. Si limita al compitino, invece, Stefano Sturaro. Una prestazione sicuramente superiore a quelle delle scorser partite in cui non era sembrato in palla, ma ancora lontana dai grandi match della scorsa stagione, in cui ricordiamo anche una semifinale contro il Real Madrid da protagonista.

Il problema della Juve, a differenza di quello che credeva qualcuno, non è il centrocampo, ma l’attacco che segna troppo poco. Il gioco c’è e viene creato, in mezzo al campo c’è anche tanta legna e pulizia di palloni. Allegri deve lavorare altrove.

Luigi Fontana (@luigifontana24)

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