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Juve, Manchester deve essere il punto di partenza

Martedì sera abbiamo assistito alla prestazione migliore della Juventus da quando è iniziata la stagione. I bianconeri hanno giocato una partita ottima (non eccellente), in cui hanno dimostrato che i meccanismi dello scorso anno devono essere solo oliati e interpretati dai nuovi acquisti; quando ciò accade, non ce n’è per nessuno.

PUNTO DI PARTENZA – La partita di Manchester, però, non deve far montare la testa ai ragazzi di Max Allegri. All’Ethiad, Morata&co. hanno vinto, ma la Champions è una competizione diversa dal campionato. Non bisogna dimenticare l’avvio stentato in Serie A e le prestazioni magre contro Udinese, Roma e Chievo. Manchester deve essere un punto di partenza, non di arrivo. L’annata è appena iniziata, fermarsi per un risultato positivo sarebbe, francamente, non da Juve deleterio. Le parole di Allegri alla vigilia di Manchester arrivano, in tal senso, dritte laddove devono colpire: “Bisogna stare zitti e pedalare.” E vincere, aggiungiamo noi.

INTEGRAZIONE DEI NUOVI ACQUISTI – Come abbiamo potuto notare in casa degli Sky Blues, l’unico acquisto ad essersi adattato alla perfezione al metodo tattico di Allegri è stato Cuadrado. Il colombiano ha giocato benissimo nella sua posizione, portandosi, anche, ad intermittenza, nella posizione di terzino. Per alcuni, invece, c’è bisogno di una piccola ripassata da parte di Max Allegri; altri, invece, devono soltanto perfezionare la loro condizione atletica, non delle migliori. Nel primo gruppo inseriamo sicuramente Alex Sandro ed Hernanes, arrivati a Torino bene dal punto di vista fisico, ma bisognosi di apprendere le tattiche di Mr. Allegri (magari un’occhiatina all’applicazione). Nel secondo gruppo, invece, inseriamo Mario Mandzukic: il croato c’è e si vede, ha segnato un gol importantissimo ma la condizione di un calciatore così grosso è sempre difficile da conquistare.

TESTA + GAMBE = RISULTATI – L’equazione è, quindi, molto semplice. Non bisogna montarsi, la testa, è necessario lubrificare i meccanismi tattici e migliorare la condizione atletica. Testa più gambe. Se ci sono, arrivano i risultati. E in questo momento fare risultato non è importante, ma l’unica cosa che conta. A partire da domenica.

Luigi Fontana (@luigifontana24)

This post was last modified on 19 Settembre 2015 - 11:53

Luigi Fontana

Sono nato nel 1997 e sono laureato in Ingegneria Informatica. Il calcio è la mia più grande passione e scrivere è lo strumento che utilizzo per manifestare le mie idee e le mie emozioni. "Alcuni credono che il calcio sia una questione di vita o di morte. Sono molto deluso da questo atteggiamento. Vi posso assicurare che è molto, molto più importante di quello".

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