
Luciano Spalletti in primo piano a bordocampo, protagonista di un nuovo momento pubblico nel 2025.
Dopo l’esonero di Igor Tudor, la Juventus ha deciso di puntare con determinazione su Luciano Spalletti come prossimo allenatore bianconero. Secondo ‘La Gazzetta dello Sport’, Damien Comolli dovrebbe incontrare l’ex Napoli per trovare un’intesa. L’idea del club sarebbe quella di proporre un contratto fino al 30 giugno con opzione di rinnovo per uno o due stagioni, legato al piazzamento in zona Champions. I dialoghi sembrano andare spediti, anche se Spalletti ha frenato le voci con la sua ultima uscita mediatica. Questa scelta della società, però, ha provocato malumore all’interno della tifoseria bianconera.
La candidatura di Spalletti sulla panchina della Juventus ha incontrato una forte opposizione da parte dei tifosi. Motivo principale: il tecnico di Certaldo è troppo “napoletano”. Ha un tatuaggio con il tricolore sul braccio, simbolo dello Scudetto vinto con il Napoli, e in più vanta la cittadinanza onoraria con i partenopei.
Era il 10 marzo quando Spalletti in diretta tv da Fazio annunciò: “Non sarei andato ad allenare più nessun altra squadra italiana, per chi ha indossato questa maglia al Maradona diventa difficile tornare da avversario”. Prima ancora, il 3 giugno 2023 nella conferenza stampa pre Napoli-Sampdoria, l’ex allenatore azzurro dichiarò: “Io non voglio giocare contro il Napoli. Non voglio mettermi una tuta che sia differente a quella del Napoli”. Anche con De Laurentiis è finita male, l’amore di Luciano per i partenopei resta profondo e indissolubile.
Inoltre, i bianconeri non dimenticano le dichiarazioni d’amore che Luciano Spalletti ha rivolto in più circostanze al Napoli e alla città. La questione riguarda un senso di identità che i tifosi rivendicano con forza. I sostenitori bianconeri stanno mostrando il proprio dissenso per questa scelta tramite i social, rivolgendo parole al vetriolo sia nei confronti di Spalletti che all’indirizzo della società di Torino.
La Juventus vive un momento delicato: tra risultati altalenanti e una società in evoluzione, la scelta dell’allenatore ha un peso simbolico. L’arrivo di un tecnico con un imprinting e un passato napoletano appare come una forzatura per quei tifosi bianconeri che difendono a oltranza bandiera e coerenza.
Prima di Spalletti è stato criticato Maurizio Sarri poi Thiago Motta. Tutti allenatori arrivati a Torino con un passato sulle panchine di squadre rivali. Tuttavia, resta il fatto che la priorità della società bianconera resta quella di tornare competitiva sia in campionato che in Europa.
Da capire se il tecnico tradirà le sue parole, facendo prevalere il suo essere professionista all’amore del Napoli. I tifosi azzurri si sentirebbero ovviamente traditi da un’eventuale scelta bianconera, ma abituati a determinati scenari. Un esempio è proprio Antonio Conte, juventino doc sulla panchina dei partenopei è autore indiscusso della fatidica cavalcata che ha portato al quarto Scudetto azzurro.
Spalletti sa che non basta essere bravo: dovrà conquistare anche il cuore dei tifosi. Il tatuaggio, le dichiarazioni passate, il legame con Napoli: tutti elementi che tornano come ostacoli. Ma se riuscirà a riportare la Juventus ai livelli ambiti, forse quel passato potrà essere perdonato. Alla fine la questione si riduce a questo: coerenza o risultati? Per molti tifosi bianconeri, entrambe le cose vanno di pari passo.
This post was last modified on 29 Ottobre 2025 - 18:50 18:50