
Juve, ecco cosa manca per tornare grande: parola di Fernando Llorente (LaPresse) - SpazioJ
Fernando Llorente è tornato a parlare di Juve prima della sfida di Champions League tra i bianconeri e il Villareal.
Mancano poche ore all’ingresso in campo dei bianconeri per la seconda sfida stagionale di questa UEFA Champions League. La squadra di Igor Tudor affronterà un Villareal in gran forma nella cornice dell’Estadio de la Ceramica: gli spagnoli arrivano da tre vittorie consecutive in campionato, rispettivamente contro Osasuna, Siviglia e Athletic Bilbao.
E a proposito di Bilbao, prima del grande match di Champions League ha parlato un ex attaccante spagnolo della Juventus: Fernando Llorente. Nato a Pamplona e cresciuto proprio a Bilbao, Fernando è stato acquistato dalla Vecchia Signora nel 2013. A Torino, Llorente ha vinto due scudetti e due supercoppe, sfiorando anche la Champions League nel 2015.
‘El Rey Leon’ ha vissuto uno spogliatoio ricco di grandi campioni, di bandiere bianconere e di gente con esperienza fuori dall’ordinario. Questo, secondo Llorente, è l’aspetto che manca di più alla Juve di Tudor.
Intervenuto su ‘Tuttosport’ in occasione del match a Villareal, Fernando Llorente ha analizzato un aspetto penalizzante di questa Juve: “Manca l’esperienza per essere subito competitiva: negli ultimi due anni c’è stato un profondo rinnovamento. Nel 2013, quando arrivai a Torino, il gruppo veniva da due campionati di fila vinti. E c’era una spina dorsale forte, rappresentata dagli italiani, fenomeni assoluti in campo e grandi leader all’interno dello spogliatoio. Questa è una Juve in costruzione, non hanno ancora raggiunto la maturità per vincere“.
Da grande attaccante qual è stato, poi, si è lasciato ad un commento su Vlahovic, David e Openda: “Vlahovic lo conosco meglio. Gli altri due sono tutti da scoprire nel mondo Juve, ma hanno comunque il curriculum da grandi giocatori. Dusan ha più esperienza e cattiveria. Per me è lui il titolare, se Tudor dovesse insistere sullo schieramento ad una punta con due trequartisti alle spalle: sbaglia ancora tanti controlli, spesso non arriva lucido in area, ma è un campione. Contro il Villarreal? Per David può essere l’occasione per farsi conoscere al mondo Juve. Sì, per lui può essere la notte della svolta“.
Non poteva mancare anche un giudizio su Kenan Yildiz: “Col piede che ha mi avrebbe aiutato tanto. Uno come lui mi avrebbe fatto fare ancora più gol. Sta crescendo anno dopo anno, ogni partita conferma il suo valore e rafforza la sua autostima: per un giovane è fondamentale. Mi ricorda Del Piero, ma per me è ancora troppo azzardato il paragone. E si muove come Laudrup, che era uno dei miei idoli d’infanzia“.
This post was last modified on 1 Ottobre 2025 - 14:44 14:44