
Novità Juventus, come sta Bremer: le ultime dalla Continassa (LaPresse) - SpazioJ
Gleison Bremer ha scritto un racconto sul suo infortunio al ginocchio, che ha condizionato la sua ultima stagione in bianconero.
La Juventus è pronta ad affrontare il secondo impegno stagionale in Champions League: i bianconeri affronteranno il Villareal di Marcelino, reduce da tre vittorie consecutive in campionato. Gli spagnoli sono in forma e sono in cerca di punti dopo la sconfitta nel primo turno contro il Tottenham.
La squadra di Tudor, invece, arriva da tre pareggi consecutivi e cerca le giuste motivazioni per dare una svolta a quest’avvio di stagione. Il tecnico croato chiede il massimo a tutti, ma spera di avere a disposizione tutti i suoi uomini migliori. Uno di questi è Bremer, uscito malconcio nel secondo tempi di Juventus-Atalanta.
Nella gara contro i bergamaschi, la Juve non ha perso solo due punti, ma anche un paio di pedine importanti. Bremer e Thuram non sono usciti al meglio dal terreno di gioco e, molto probabilmente, non prenderanno parte alla trasferta in Champions League.
Come riportato da Gianluca di Marzio, tuttavia, il brasiliano avrebbe preso parte alla rifinitura di questa mattina e potrebbe partire dalla panchina. Anche Conceicao si è allenato col resto del gruppo e sarà della partita. Discorso diverso per Kephren Thuram, assente nella seduta di allenamento di questa mattina e a forte rischio per la gara di domani.
Intanto, Gleison Bremer, ha raccontato nei dettagli la sua sua vita dopo la rottura del legamento crociato. Il brasiliano ha scritto una vera e propria lettera, poi pubblicata da ‘O Globo’.
L’ex difensore del Torino è tornato a parlare di quel Lipsia-Juventus, serata positiva per la Juve ma decisamente sfortunata per lui: “Complicato perché non si trattava solo del legamento crociato, ma anche del menisco. Immediatamente ho capito che era qualcosa di serio, perché il ginocchio ha fatto uno scatto, un rumore strano. Ho pensato: “Amico, non ho mai sentito una cosa del genere”. La parte più brutta è stata quando il dottore mi ha detto che sarei dovuto rimanere fermo per nove mesi. Lì ho realizzato la situazione“.
Il recupero è stato più complicato del previsto: “Davvero complicato, perché coinvolge tutto. Mi è cambiata la routine, non solo come calciatore, ma come persona. Nei primi due mesi non potevo appoggiare il piede a terra. Il menisco era stato suturato, quindi dovevo rimanere la maggior parte del tempo sdraiato e in casa mi muovevo solo con le stampelle. Di solito portavo mia figlia a scuola, andavo in bicicletta con lei, avevo una vita molto attiva. E tutto questo mi ha tolto autonomia“.
Bremer, poi, ha parlato delle passioni che ha coltivato in questi mesi, del suo ritorno in patria per un po’ e, finalmente, del ritorno in campo: “Quando sono tornato per la prima partita, c’era molta ansia. Dopo tanto tempo, sembrava la mia prima partita da professionista. Un po’ di brividi, che è normale, ma me la sono cavata bene. Stiamo facendo una stagione solida. Per quanto riguarda il ginocchio, penso che sia un percorso. Non è ancora finito. Bisogna lavorare ogni giorno, mantenerlo sempre forte, fare attenzione al recupero, perché non sarà mai un ginocchio uguale a quello di prima“.
Infine, un pensiero alla Juventus e alla Coppa del Mondo: “In generale, tutti alla Juventus mi hanno accolto veramente bene. I tifosi e la dirigenza sono sempre stati al mio fianco. È stato un percorso che abbiamo fatto insieme. Mi hanno dato tutto il sostegno possibile. Abbiamo una delle migliori strutture d’Italia. Sono tornato bene, per fare ciò che amo di più. Sono uno dei giocatori con più anni di permanenza nel club e anche, per età, tra i più esperti (28 anni), anche se non così vecchio (ride). Mi sento felice per il percorso che ho fatto qui alla Juventus. Sto diventando uno dei leader della squadra. Spero di aiutare i compagni più giovani a seguire la strada giusta. Che possiamo tornare a vincere un titolo importante e riportare il club a grandi traguardi. Penso al Mondiale del 2026, sicuramente. So che devo stare bene alla Juventus, sia fisicamente che a livello di prestazioni. Credo che sia solo una questione di tempo. Basta che stia bene e sono certo di avere grandi possibilità di essere convocato di nuovo. Chissà, magari disputare ancora una Coppa del Mondo. Spero davvero di esserci“.
This post was last modified on 1 Ottobre 2025 - 09:35 9:35