
Buffon, il confronto tra Conte e Allegri: gli aneddoti dell'ex capitano (LaPresse) - SpazioJ
Gianluigi Buffon ha messo a confronto le esperienze di Antonio Conte e Max Allegri alla Juventus, raccontando alcuni aneddoti.
Questo turno di campionato potrebbe dire tanto sulle ambizioni di molte protagoniste della nostra Serie A. La Juventus è chiamata a vincere il secondo scontro diretto di questa stagione, dopo quello con l’Inter, per rialzare la testa dopo il pareggio a Verona. I tre punti potrebbero mandare i bianconeri al primo posto: il Napoli, infatti, se la vedrà col Milan a San Siro.
Max Allegri e Antonio Conte, dunque, si ritrovano faccia a faccia dodici lunghi anni. In quell’occasione, il tecnico toscano, allenava proprio il Milan. L’anno successivo, poi, sarebbe subentrato a Conte sulla panchina bianconera.
Destini che si viaggiano, fanno giri immensi, ma poi si ritrovano. Si perché in questi dodici anni è successo di tutto ai due tecnici italiani, per sempre legati dal loro passato bianconero. Ha parlato proprio di quel passato una leggenda della Juventus: Gigi Buffon.
Il numero uno dei numeri uno è stato uno dei più grandi protagonisti del ciclo di Conte e del primo ciclo di Allegri. Buffon ha contribuito a riportare la Juve dove meritava, dopo anni difficili tra Serie B e piazzamenti negativi in Serie A. L’ex portiere conosce benissimo i due tecnici, che domani sera si sfideranno per i vertici della classifica.
Intervistato da ‘Gazzetta dello Sport’, Buffon ha raccontato gli allenatori, ma anche gli uomini, partendo da Conte: “Conte è stato determinante perché si parla di un uomo che ha vissuto una certa epoca con la Juve. Un periodo fatto di grandi successi che erano caratterizzati dal valore dei giocatori, ma anche dalla capacità di soffrire in determinati momenti. Dall’avere un’attitudine al lavoro che esce dai canoni comuni“.
Gigi non ha nascosto tutta la sua ammirazione per l’attuale tecnico del Napoli, ma ha fatto lo stesso con Allegri: “Ci siamo trovati di fronte un allenatore con una personalità e una metodologia differenti. Conoscendo meno di Conte il mondo della Juventus, aveva bisogno di aiuto e sostegno da parte di tutte le componenti perché l’inserimento fosse immediato. Ha avuto il coraggio di prendere la squadra in corsa visto che la stagione era già iniziata, anche se da poco, e ha subito mostrato di essere molto bravo. Che cosa ha dato al gruppo? Quella sfacciataggine che in certi momenti alla squadra fa molto bene per superare determinati limiti e step. E poi ci ha restituito una routine più soft durante gli allenamenti e la settimana. Probabilmente sono stati degli ingredienti perfetti per allungare il ciclo e vincere ancora“.
Entrambi hanno avuto un grande impatto nel mondo Juve, imprimendo il loro nome della storia bianconera. Due grandi allenatori, accomunati da una caratteristica fondamentale: “La bravura nella gestione del gruppo. Hanno sempre fatto scelte giuste per il momento della squadra pur usando moduli, tipologie di allenamenti e approcci assai diversi“.
This post was last modified on 27 Settembre 2025 - 10:33 10:33