
Esonero Thiago Motta-Juventus: allucinazione collettiva - LaPresse - spazioj.it
L’esonero di Thiago Motta dalla Juventus è imminente, l’avventura del tecnico italo-brasiliano a Torino è stata un’allucinazione collettiva.
Doveva essere l’alba di una nuova Juventus.
Una Juventus che sul campo avrebbe dovuto mostrare un calcio diverso, che si discostasse dal recente passato.
Una squadra giovane, con tanti innesti – alcuni molto onerosi – e altrettante cessioni.
Una rosa che si è vista privata dei suoi leader e che doveva avere in Thiago Motta dalla panchina e Cristiano Giuntoli in dirigenza, i suoi condottieri.
Dopo soli pochi mesi, tutto ciò si è tramutato in un’allucinazione collettiva.
Un inizio sulle ali dell’entusiasmo, non senza le dovute difficoltà iniziali.
Il rocambolesco successo di Lipsia sembrava potesse dare lo slancio verso una stagione diversa, con una Juventus protagonista su più fronti.
In realtà, quella (maledetta) notte in Germania si è tramutata nell’inizio della fine.
Una squadra che, con il grave infortunio subito da Bremer, ha cominciato a perdere tutte le sue certezze basate su una difesa inscalfibile – un solo gol e pochissimi tiri verso lo specchio della porta subiti in 7 partite – che compensava la sterilità del reparto offensivo.
Da quella notte del 2 ottobre fino al termine dell’anno, sono arrivate solamente altre 5 vittorie e tanti (troppi) pareggi.
Risultati altalenanti dovuti agli infortuni, che con il passare dei mesi hanno falcidiato la rosa di Thiago Motta, ma anche – e soprattutto – al fallimento di un mercato estivo che lasciava presagire tutt’altro.
Scelte di mercato, discutibili soprattutto in quello invernale, mai messe in discussione dal suo artefice: Cristiano Giuntoli.
Koopmeiners, Nico Gonzalez, Douglas Luiz… tre investimenti che sono costati (e costeranno) al club più di 130 milioni di euro (senza considerare bonus).
Scelte discutibili che hanno portato a delle ripercussioni sul rapporto con la squadra.
Un rapporto completamente lacerato dopo la doppia eliminazione nell’arco di una settimana dalla Champions League prima e dalla Coppa Italia poi.
Una squadra che ha completamente smesso di seguire il suo allenatore nelle ultime settimane, come dimostrato dalla mancata reazione nella doppia pesantissima sconfitta contro Atalanta prima e Fiorentina poi.
Il parziale di 0-7 subito in due partite, mai era successo nella storia della Vecchia Signora, ha messo la parola fine all’avventura di Thiago Motta sulla panchina bianconera, nonostante la conferma di Giuntoli al tecnico – o meglio al suo progetto – nel post partita di Firenze.
Un progetto giunto ai titoli di coda, ma a pagarne sarà – per il momento – solo Thiago Motta.
“La gente festeggia sulla tua carcassa
Mi chiedo alla fine cosa hanno vinto
…Se fossi stato un altro me
Tu un’altra te, forse sarebbe tutta un’altra storia”.